Saints Row IV, vasto ma alla lunga ripetitivo

Recensione di Saints Row IV, il quarto capitolo della celebra saga di giochi d'azione open-world di Volition.

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a cura di Tom's Hardware

Saints Row IV, vasto ma alla lunga ripetitivo

Come avrete capito i super poteri sono una parte fondamentale del gioco e non si limitano affatto a correre velocemente e saltare per decine di metri. Non mancheranno infatti poteri offensivi che si sbloccheranno sconfiggendo alieni un po' più forti del normale: i Guardiani.

Ghiaccio che immobilizzerà gli avversari, colpi di karate potentissimi, barriere di fuoco protettive e telecinesi permetteranno di dare vita a un vero e proprio delirio urbano e di sconfiggere alieni in scontri frenetici e spassosi.

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Non mancano inoltre caratteristiche passive e miglioramenti alle abilità principali che renderanno ancora più facili gli spostamenti e gli scontri con i nemici. Per ottenere tutto questo bisognerà raccogliere i cluster di dati sparsi nella città, una vera e propria valuta virtuale che serve a potenziare queste abilità. In questo modo salendo di livello e pagando il giusto prezzo vi ritroverete a sfrecciare in mezzo al traffico e sollevare le macchine come un tornado al proprio passaggio (proprio come Neo in Matrix), o a correre sui palazzi come nei due capitoli di Prototype.

A tutto questo bisogna aggiungere la possibilità di potenziare anche le armi da fuoco, sia quelle umane sia quelle aliene (particolarmente divertenti da usare). In questo caso i miglioramenti si acquisteranno usando i soldi virtuali guadagnati tramite le missioni principali e le attività secondarie, ma il ritmo è penalizzato da una certa ripetitività.

Per proseguire con la storia ci si ritrova spesso a completare le solite quattro o cinque cose, per poi andare avanti con una missione creata appositamente per dare un po' di brio alla trama. Il problema è che le attività proposte sono sempre quelle. Devastare tutto a bordo di carri armati, navicelle o mech, lanciarsi addosso alle macchine per accumulare il punteggio più alto possibile, vincere corse sfrenate superando i checkpoint in giro per la città, rubare una determinata auto e ancora scalare le strutture aliene entro un tempo limite e molto altro ancora. La varietà perlomeno non manca. 

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La sensazione è che perfino gli sviluppatori se ne siano accorti, facendo recitare ai personaggi battute che sottolineano come si stiano facendo cose già fatte. Tuttavia la forza di Saints Row IV è che non ci si annoia a ripetere queste attività, grazie a un gameplay semplice e al tempo stesso efficace e non frustrante.

Non si può dire che il sandbox di Volition sia un gioco difficile: nella ventina di ore necessarie a completare il gioco - e la maggior parte delle missioni secondarie - abbiamo incontrato soltanto pochi passaggi in grado di metterci in difficoltà, ma questo sembra proprio l'obbiettivo perseguito dagli sviluppatori. Dopotutto, chi potrebbe impensierire una macchina da guerra dotata di superpoteri incredibili all'interno di una simulazione virtuale?