L’industria videoludica registra un nuovo cambio di guardia con l’addio di Rod Fergusson a Blizzard Entertainment, dove negli ultimi cinque anni ha ricoperto il ruolo di general manager della serie Diablo. La decisione arriva in una fase di consolidamento per il franchise, reduce da una serie di lanci che ne hanno ridefinito l’identità. Fergusson ha annunciato la propria partenza tramite i social, lasciando intendere la volontà di affrontare nuove sfide professionali.
After five years of driving the Diablo franchise forward with four big launches, it's time for me to step away from Blizzard/Microsoft, sword in hand, and see what's next. The teams are set up for success, with an exciting slate of releases ahead. I'm incredibly proud of what… pic.twitter.com/Fsh4gjmgVl
— Rod Fergusson (@RodFergusson) August 8, 2025
Un’eredità forgiata nel fuoco
Durante il suo incarico in Blizzard, Fergusson ha supervisionato quattro lanci di rilievo legati all’universo di Diablo, influenzando in modo diretto sia la direzione creativa che quella commerciale del brand. Il suo arrivo nel 2020, poco dopo l’annuncio di Diablo IV, aveva segnato una svolta strategica, affidando a un veterano del settore una delle IP più preziose della casa californiana.
Le reazioni interne non si sono fatte attendere. Johanna Faries, presidente di Blizzard, ha definito la guida di un franchise come Diablo un compito che richiede “talento raro, visione e capacità di collaborazione”, qualità che Fergusson ha dimostrato pienamente. Phil Spencer, capo della divisione Xbox, ha ricordato l’esperienza personale di aver giocato a Diablo IV con lui, sottolineandone l’impatto sia sul prodotto sia sulla community.
Dal fenomeno Gears of War all’inferno di Diablo
Il nome di Fergusson è legato indissolubilmente a Gears of War, saga nella quale ha lavorato fin dal debutto nel 2006. La sua esperienza come head of The Coalition - studio fondato nel 2010 come Zipline Studios e rinominato dopo l’acquisizione del brand da parte di Microsoft nel 2014 - lo ha consacrato come figura chiave nello sviluppo di action ad alto budget.
Il passaggio a Blizzard nel 2020 fu una mossa strategica significativa, soprattutto considerando la storica rivalità tra Microsoft e Blizzard, oggi entrambe sotto lo stesso gruppo. All’epoca, Matt Booty di Xbox aveva lodato il suo contributo decisivo a Gears of War, evidenziando la capacità di unire competenza tecnica e costruzione di community solide e longeve.
Un futuro incerto
Con la sua uscita, Blizzard dovrà individuare un successore in grado di proseguire il percorso tracciato. Pur confermando la notizia, l’azienda si è limitata a dichiarazioni generiche, senza anticipare chi prenderà le redini del franchise. La roadmap sembra comunque già definita, con “una serie entusiasmante di release” pianificate dai team di sviluppo.
L’addio di un manager di questo calibro rappresenta un momento critico per qualunque studio, soprattutto quando si tratta di IP dal forte valore commerciale. La lunga esperienza di Fergusson nel bilanciare creatività e obiettivi di mercato lascia un vuoto difficile da colmare, che Blizzard dovrà affrontare con attenzione per garantire continuità al mondo di Diablo.