Saints Row, non tutto è andato per il verso giusto

In una intervista con USA Today, Volition parla di tutti i problemi incontrati durante lo sviluppo di Saints Row.

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a cura di Alessandro Adinolfi

L'arrivo del nuovo Saints Row ha sorpreso un po' tutti. L'accoglienza da parte della stampa è stata decisamente tiepida, con tantissimi critici e giornalisti che hanno reagito negativamente al ritorno della serie. Tra i tanti aspetti criticati uno su tutti riguarda sicuramente la pulizia del codice, con tantissimi bug che i recensori hanno riscontrato nelle loro sessioni di gioco. Ora, dalle pagine di USA Today, il team di sviluppo ha spiegato cosa non ha funzionato durante la produzione del gioco.

A parlare ci ha pensato il creative director Brian Traficante, che ha dichiarato di come il gioco sia entrato in produzione senza avere determinati tool di sviluppo. "Abbiamo programmato Saints Row mentre progettavamo la tecnologia del gioco. Siamo partiti da zero. A un certo punto, durante la fase di Research and Development, abbiamo deciso di ricominciare da capo", le parole di Traficante, dichiarate durante l'intervista.

Il risultato? Oltre a una pulizia non eccelsa, il gioco manca di alcune feature quasi essenziali per un open world, come un sistema di meteo dinamico. "Volevo la pioggia. Volevo che gli NPC tirassero fuori i loro ombrelli, che le persone reagissero ai cambiamenti del tempo", ha aggiunto Traficante. Così non è stato e in Saints Row c'è solamente una condizione meteorologica, ovvero le tempeste di sabbia, che sono ovviamente un bel vedere per una città basata su Las Vegas.

Il rinvio di sei mesi ha sicuramente permesso al team di sviluppo di beneficiare di più tempo e le feature extra probabilmente avrebbero richiesto ancora più tempo. La speranza è che se Volition dovesse tornare a lavorare sul franchise, possa farlo in totale tranquillità, con tutti gli strumenti necessari e il giusto tempo per regalare ai giocatori un open world e un capitolo di Saints Row degno di nota, che possa essere apprezzato da tutti, giocatori e critici compresi.