Secondo Microsoft, l'acquisizione di Activision stimola la concorrenza

Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, ha voluto dire la sua sull'acquisizione di Activision.

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a cura di Antonio Rodofile

Quella che ormai è una vera e propria lotta tra Sony e Microsoft sulla questione Activision non sembra volersi fermare. Di recente, infatti, Phil Spencer ha risposto alla gioia manifestata dall’azienda nipponica sul momentaneo stop della trattativa. Il CEO ha dichiarato che la sua azienda non ha intenzione di fermarsi nelle acquisizioni, dal momento che è l’unico modo per competere con i rivali.

A ribadire il concetto ci pensa Satya Nadella, CEO di Microsoft. Il dirigente, infatti, si è detto fiducioso sulla buona riuscita della trattativa. I controlli legali sono normali quando si mette in atto una mossa del genere ed è normale che vengano fatte le dovute indagini. Tuttavia, sia lui che il resto dell’azienda si dicono molto tranquilli sull’esito finale di queste procedure.

Inoltre, Nadella ha aggiunto che l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft non solo è corretta ma, addirittura, stimolerebbe la concorrenza. Non si tratterebbe dunque di una mossa verso la creazione di un monopolio, bensì di un’azione che servirà a spronare Sony a prendere contromisure. A riprova di questo pensiero, l’amministratore delegato dell’azienda americana ha sottolineato le recenti trattative svolte da Sony. Lo studio nipponico, infatti, ha a sua volta finalizzato moltissime acquisizioni nell’ultimo anno a testimonianza di quanto l’affare Activision abbia impattato sulle sue strategie di mercato.

Sebbene sia innegabile che la mossa di Microsoft abbia scatenato delle reazioni nelle politiche di Sony, sembra tuttavia che anche le argomentazioni della controparte nipponica siano condivisibili. Togliere dalla disponibilità dei giocatori PlayStation un titolo dalle vendite garantite come Call of Duty, infatti, rischia di essere un colpo pesante per le finanze dell’azienda giapponese. Come sempre, continueremo ad aggiornarvi sugli sviluppi di questa vicenda e vi invitiamo a dire la vostra nei commenti. Ciò che è certo è che la trattativa rimarrà bloccata almeno fino ai primi mesi del 2023.