Il mondo videoludico britannico sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con Rare che si trova al centro di cambiamenti epocali che ridisegneranno il futuro dell'azienda. Mentre la software house di Twycross annuncia ambiziosi piani per Sea of Thieves, dietro le quinte si consuma un drammatico ridimensionamento che ha portato alla cancellazione di progetti e all'addio di figure storiche. La dicotomia tra innovazione e perdite rappresenta perfettamente le sfide che affrontano oggi i grandi studi di sviluppo nell'industria dei videogiochi.
L'addio dei veterani e la fine di Everwild
La notizia più scioccante arriva dalle voci di corridoio che parlano dell'imminente partenza di Gregg Mayles, il designer più influente e veterano di Rare con oltre 35 anni di carriera alle spalle. La sua decisione di lasciare l'azienda segue direttamente la cancellazione di Everwild, il progetto misterioso annunciato nel novembre 2019 che prometteva di rivoluzionare l'approccio di Rare ai giochi d'avventura. Insieme a Mayles, anche Louise O'Connor, produttrice esecutiva il cui primo lavoro fu il celebre Conker's Bad Fur Day per Nintendo 64, saluterà la compagnia.
La cancellazione di Everwild rappresenta un colpo significativo per Rare, considerando che il progetto aveva generato aspettative considerevoli nonostante la scarsità di informazioni condivise pubblicamente. Dopo il trailer del luglio 2020, gli aggiornamenti si erano fatti sempre più rari, con solo vaghe rassicurazioni da parte di Phil Spencer sui "progressi" compiuti dal team di sviluppo.
Custom Seas: la nuova frontiera a pagamento
Parallelamente a questi drammatici cambiamenti interni, Rare guarda al futuro con Custom Seas, una funzionalità che arriverà all'inizio del 2026 per trasformare radicalmente l'esperienza di Sea of Thieves. I server privati a pagamento offriranno ai giocatori un controllo senza precedenti sul loro mondo piratesco, includendo l'accesso a strumenti esclusivi come la telecamera cinematica utilizzata per creare i trailer ufficiali del gioco.
Sebbene Rare non abbia rivelato i dettagli specifici sui costi, l'azienda ha chiarito che si tratterà di un servizio costoso da mantenere, giustificando così l'introduzione di un abbonamento mensile. Questa mossa segna un'evoluzione significativa nel modello di business del gioco, sposando la tendenza sempre più diffusa di monetizzare servizi premium nell'industria videoludica.
Il rilancio delle stagioni
La ristrutturazione di Sea of Thieves non si limita ai server personalizzati, ma coinvolge anche il ripensamento completo del sistema stagionale. Rare ha ammesso apertamente che il momentum del gioco ha subito una battuta d'arresto con le stagioni recenti, spingendo il team a riconsiderare l'approccio ai contenuti.
A partire dalla Stagione 17, ogni ciclo trimestrale sarà suddiviso in tre obiettivi distinti e complementari. Il primo mese di ogni stagione si concentrerà sul "rinvigorire il gioco sandbox" e "rimescolare le carte", creando nuove dinamiche per mantenere alta l'attenzione della community. Il secondo mese punterà sui live events, mentre il terzo darà priorità assoluta al coinvolgimento della comunità di giocatori.
Questa riorganizzazione riflette una strategia più matura e strutturata, che riconosce l'importanza di mantenere un equilibrio tra innovazione tecnica, eventi spettacolari e engagement comunitario. Per Rare, si tratta di un tentativo di rivitalizzare un titolo che, nonostante il successo iniziale, ha mostrato segni di stanchezza nel panorama sempre più competitivo dei giochi live-service.