Le tensioni all'interno di King, lo studio dietro il fenomeno globale Candy Crush, continuano a crescere settimane dopo i massicci licenziamenti di luglio, quando Microsoft ha eliminato circa 200 posizioni lavorative nell'ambito di una più ampia ristrutturazione che ha coinvolto l'intera divisione gaming. I dipendenti rimasti vivono ora in un clima di costante incertezza, temendo nuove ondate di tagli mentre alcuni dei loro ex colleghi hanno intrapreso azioni legali contro quella che considerano una gestione illegale delle buonuscite. La situazione rappresenta un caso emblematico di come le grandi corporation tecnologiche stiano ridisegnando l'industria dei videogiochi, spesso a scapito della forza lavoro.
Quando l'algoritmo sostituisce il creativo
Particolarmente inquietante è emerso il dettaglio che alcuni dei lavoratori licenziati - principalmente level designer e copywriter - sarebbero stati sostituiti proprio dagli strumenti di intelligenza artificiale che loro stessi avevano contribuito a sviluppare. Microsoft sta infatti perseguendo un obiettivo ambizioso: raggiungere il 100% di utilizzo quotidiano dell'IA in tutti i reparti, costringendo artisti, designer, sviluppatori e persino manager a integrarla nelle loro attività quotidiane. Tuttavia, secondo le testimonianze raccolte da MobileGamer.biz, la dirigenza di King si mostra piuttosto scettica verso questa imposizione dall'alto.
Un dipendente che ha preferito rimanere anonimo ha rivelato dettagli preoccupanti sui criteri utilizzati per decidere chi licenziare. Secondo questa fonte, King avrebbe semplicemente "elencato tutti i dipendenti, ordinandoli per stipendio e licenziandoli dall'alto verso il basso, saltando solo le persone di cui si fidano". Un metodo che non avrebbe tenuto conto né delle prestazioni lavorative né dell'anzianità di servizio.
Battaglia legale sulle buonuscite
Le conseguenze di questa gestione si stanno facendo sentire anche sul piano legale. Diversi ex dipendenti hanno consultato avvocati riguardo ai pacchetti di liquidazione offerti da Microsoft, ritenuti non conformi alla normativa vigente. "Abbiamo tutti consultato degli avvocati e sono stati piuttosto chiari: le proposte non erano legali", ha dichiarato una fonte anonima. Nonostante ciò, molti hanno scelto di accettare comunque le condizioni proposte, temendo di ottenere ancora meno in caso di battaglia legale contro un colosso come Microsoft.
La situazione si complica ulteriormente quando si analizzano le performance dei giochi coinvolti. Secondo un insider, titoli di punta come Candy Crush Saga e Candy Crush Soda Saga sono "molto indietro rispetto al loro Piano Operativo Annuale". Tuttavia, la stessa fonte solleva dubbi sulla realisticità di questi obiettivi, chiedendosi se tutti non fossero stati "predestinati al fallimento" fin dall'inizio.
Un clima di paura e controllo
L'atmosfera lavorativa all'interno di King sembra essersi deteriorata significativamente. Alcuni dipendenti, vittime di burnout, sono stati costretti a prendere congedi medici, mentre altri evitano di esprimere le proprie preoccupazioni sapendo che i feedback non possono più essere anonimi ma devono essere "collegati a un nome, cosa che ha spaventato molte persone". Questo cambiamento nelle politiche interne ha creato un ambiente in cui la trasparenza e la comunicazione aperta sono diventate rischiose per chi le pratica.
Un ex manager senior, interpellato da MobileGamer.biz, ha confermato i timori dei dipendenti attuali prevedendo ulteriori licenziamenti nel prossimo futuro. Secondo la sua analisi, la forza lavoro di King risulterebbe "gonfiata" e una riduzione sarebbe "molto necessaria". "Se fossi Microsoft, chiederei anche a King di assicurarsi di avere una forza lavoro della giusta dimensione", ha aggiunto, concludendo con certezza: "Ci saranno sicuramente altri licenziamenti".
I tagli di luglio si inseriscono in una strategia più ampia di Microsoft che ha coinvolto l'intera divisione gaming, con la cancellazione di progetti ambiziosi come il reboot di Perfect Dark e Everwild di Rare, oltre alla chiusura di The Initiative. Una ristrutturazione che potrebbe interessare complessivamente oltre 9.000 dipendenti, ridisegnando drasticamente il panorama dell'intrattenimento interattivo sotto l'egida del gigante di Redmond.