Start your engines! Correre senza spendere | Rebel Racing

Ogni mese analizziamo un gioco di corse gratuito. Stavolta tocca a Rebel Racing!

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a cura di Gioele Maria Pignati

Rieccoci qua! Bentornati nella rubrica più veloce di Tom’s Hardware Italia, l’unica che vi permette di superare tutti i limiti di velocità consentiti senza preoccuparvi di spendere una lira e non solo perché ormai siamo entrati nell’euro, bensì perché potrete virtualmente farvi beffe di gomme di ricambio, posti di blocco della polizia e visite dal meccanico. Come sempre in questa serie di articoli vi proponiamo il binomio “giochi di guida” e “gratis” per aiutarvi a divertirvi a bordo di auto, moto o qualsiasi altra cosa possa essere utilizzata per una competizione a velocità più o meno sostenuta, forme di formaggio che rotolano giù da una collina comprese.

Oggi però, ci dispiace per gli amanti dei latticini e dei loro derivati, resteremo tutto sommato agganciati alla realtà analizzando un gioco basato su normali automobili, ovvero Rebel Racing. Potete trovare il titolo di Hutch su Android e iOS e potrete procurarvelo, ma questo se siete qui lo sapete già, gratuitamente. Ma non perdiamo tempo, piuttosto allacciamo le cinture, indossiamo il casco e scaldiamo i motori. Si comincia!

Il festival ribelle

In una località non ben identificata, tra figuri dal sorriso scintillante, si svolge un festival automobilistico un po’ diverso da quello di Horizon, decisamente meno open e più a misura di esperienza mobile. Come sempre un tutorial ci accompagnerà nelle fasi iniziali dell’avventura e ci aiuterà a districarci tra i vari menù di Rebel Racing. Al centro di tutto ci sarà la nostra vettura che all’inizio, proprio come fosse un Pokémon conservato presso il laboratorio del professor Oak, dovrà essere scelta tra le poche disponibili di base. Più andremo avanti con le corse più soldi e componenti guadagneremo e sarà allora possibile potenziare il nostro mezzo sia dal punto di vista della componentistica sia dal punto di vista estetico.

Non c’è niente di particolare sotto il sole: le parti del veicolo non portano con loro specifiche tecniche o altro ma permettono semplicemente di avere un mezzo più veloce e maneggevole e le modifiche estetiche sono abbastanza basilari. Se apparentemente Rebel Racing sembra un gioco di guida classico invece vi renderete conto di come Hutch abbia trovato un curioso compromesso tra gare canoniche e drag racing.

Ci sono giochi in cui la velocità non basta, ma occorre anche abilità nell’affrontare le curve, nel dosare il turbo e nello scansare gli avversari e poi ci sono giochi in cui si corre in linea retta e dove esce vincente chi ha il mezzo più potente. Ecco, come dicevo Rebel Racing possiede entrambe queste anime. Si può sterzare liberamente a destra o a sinistra, si può scegliere quando usare il turbo e ci si può guardare alle spalle, ma le corse sono brevissime, giusto il tempo di affrontare due o tre curve, l’accelerazione e la frenata sono automatiche e in generale tutto risulta piuttosto guidato. Come potremmo definire allora Rebel Racing? Probabilmente un open drag racing.

Quello che c’è e quello che manca

Questo approccio alle gare tutto sommato, in un’ottica mordi e fuggi tipica dell’ambiente mobile, può pure funzionare bene. Certo, non tutti lo apprezzeranno e alcuni potrebbero preferire qualcosa di più classico. Le competizioni sono principalmente single player con qualche apertura al multigiocatore asincrono contro i ghost degli altri utenti. Tra una corsa e l’altra si passerà del tempo a vagare tra i menù alla ricerca di nuove gare da affrontare sparse per la mappa del mondo di gioco. Le macchine disponibili sono abbastanza numerose ed ora sono stati aggiunti anche i fuoristrada. Tutti i mezzi, cosa che in molti apprezzeranno, sono su licenza.

I circuiti invece sono di fantasia e come dicevo prima sono estremamente brevi. Nonostante questo si rivelano essere non così tanti e nemmeno troppo vari, rispondendo sostanzialmente a due tipologie: ambiente desertico e costiero per le corse normali e ambiente montano per le gare di fuoristrada. Le opzioni di gioco disponibili sono davvero poche e non è possibile né regolare l’aspetto audiovisivo né disattivare i vari automatismi che caratterizzano la guida.

Ovviamente si ripropone in toto il galateo tipico dei giochi mobile caratterizzato da energia necessaria per partecipare alle gare, qui rappresentata da taniche di benzina che all’occorrenza possono essere anche comprate, Pass Battaglia, ehm volevamo dire Pass Rebel, auto acquistabili singolarmente per cifre più o meno spropositate o attraverso altri mezzucci come lo sblocco di pezzi d’importazione e l’utilizzo di crediti particolari.

Tutto ovviamente ruota attorno al negozio dove gettoni d’oro e crediti vengono venduti per cifre che arrivano a sfiorare i cento euro. Per fortuna è possibile divertirsi con Rebel Racing anche senza spendere nulla. Certo, si dovrà pazientare un po’ per i rifornimenti e ci si dovrà sorbire il solito grinding, tipico di questi titoli, ma almeno il susseguirsi delle sfide resterà sempre abbastanza divertente. Lo stile di guida, per quel poco che è possibile guidare, risulta fortemente arcade con salti e derapate e la diversificazione tra i veicoli è davvero poca, con la velocità del mezzo a costituire il principale fattore di diversità.

Non è Asphalt

Audiovisivamente purtroppo non è stato svolto un gran lavoro e siamo decisamente lontani dai risultati raggiunti con Asphalt 9, di cui parlavamo nel precedente episodio della rubrica. Graficamente parlando c’è uno strano mix tra veicoli realizzati in maniera tutto sommato apprezzabile e paesaggi estremamente low poly. C’è poi un accenno di ombre in tempo reale che però risultano fortemente sgranate.

Inoltre si nota una certa staticità e vuotezza del tutto con le automobili che costituiscono l’unico elemento in movimento. Almeno, alla fine della fiera, questa semplicità grafica ha consentito una certa leggerezza del titolo che è in grado di girare piuttosto bene anche su dispositivi con qualche annetto sulle spalle. Anche per quanto riguarda l’audio c’è poco da dire: bisogna accontentarsi di un’unica melodia di sottofondo per i menù e non è presente alcun accompagnamento musicale durante le gare.

Al di là di diverse mancanze sottolineate all’interno dell’articolo vi consigliamo comunque di provare Rebel Racing, in primis, come sempre, perché è gratis, ed in secondo luogo perché con la sua particolare formula basata su gare brevi potrebbe anche coinvolgervi per un po’ di tempo. Anche per stavolta abbiamo finito. Se cercate un buon tablet dove giocare con i titoli che vi consigliamo allora provate questo. E comunque ricordate: ad andare veloci ci riescono tutti, ma ad andare veloci gratis ci riescono solo i campioni!