Il destino di Terminator: Survivors si complica ulteriormente, con il director creativo Marco Ponte che ha annunciato non solo un rinvio a tempo indeterminato, ma anche l'eliminazione completa della modalità cooperativa multiplayer. La notizia arriva attraverso un aggiornamento pubblicato sulla pagina Steam del gioco, lasciando i fan del franchise in uno stato di incertezza che si protrae ormai da anni. Il progetto, che aveva già subito numerosi slittamenti, abbandona anche l'idea di un lancio in accesso anticipato per puntare direttamente a un'uscita completa.
La decisione di eliminare la componente cooperativa rappresenta probabilmente il cambiamento più drastico nel percorso di sviluppo del titolo. Inizialmente, Nacon Studio Milan aveva promesso la possibilità di affrontare le sfide della Terra post-Giorno del Giudizio insieme a un massimo di tre amici, una caratteristica che sembrava perfettamente in linea con le dinamiche di sopravvivenza del gioco. Tuttavia, dopo mesi di test interni e confronti con i giocatori, il team ha scelto di concentrarsi esclusivamente sull'esperienza in solitaria.
Ponte ha cercato di giustificare questa scelta radicale sostenendo che solo eliminando il multiplayer sarà possibile offrire un'esperienza autentica dell'universo Terminator, con meccaniche di combattimento ed esplorazione al massimo livello. "Sappiamo che potrebbe deludere alcuni di voi, ma crediamo sia la giusta direzione creativa per una visione senza compromessi del mondo dopo il Giorno del Giudizio", ha dichiarato il director nel suo comunicato agli appassionati.
La storia travagliata di questo titolo inizia nel luglio 2022, quando Nacon aveva presentato Terminator: Survivors come un'esperienza di sopravvivenza ambientata nell'iconico universo fantascientifico. L'entusiasmo iniziale era stato accompagnato dalla promessa di una data di lancio fissata per il 24 ottobre 2024. Ma già nell'agosto dello stesso anno era arrivato il primo rinvio, con un generico spostamento al 2025 senza ulteriori specifiche.
Ora il quadro si fa ancora più nebuloso, con l'assenza totale di una finestra di lancio definita. Lo studio milanese ha modificato anche la strategia di pubblicazione, rinunciando all'early access per puntare a un lancio diretto della versione definitiva. Secondo quanto dichiarato da Ponte, l'obiettivo è permettere ai giocatori di accedere a un'esperienza "completa e rifinita" fin dal primo giorno, evitando le critiche che spesso accompagnano i titoli pubblicati in accesso anticipato con contenuti incompleti.
Nel frattempo, Nacon invita i fan interessati a iscriversi per partecipare a sessioni di playtest chiusi durante il proseguimento dello sviluppo. Si tratta di un modo per mantenere il contatto con la community e raccogliere feedback utili senza esporsi pubblicamente con una versione commerciale ancora acerba. "Sappiamo che le aspettative sono alte e non vediamo l'ora di mostrarvi su cosa stiamo lavorando", ha aggiunto Ponte, chiudendo con la celebre battuta del franchise: "Torneremo con nuove informazioni il prima possibile".
Il panorama videoludico dedicato a Terminator continua comunque a offrire alternative ai fan in attesa. Proprio la settimana scorsa, Reef Entertainment e Bitmap Bureau hanno lanciato Terminator 2D: No Fate, una reinterpretazione in stile side-scroller degli eventi del Giorno del Giudizio. Il titolo rappresenta l'ennesimo tentativo di tradurre in forma interattiva l'atmosfera e le tematiche della celebre saga cinematografica, in un settore che ha visto nel corso degli anni produzioni di qualità molto variabile.
Terminator: Survivors rimane confermato per PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S, anche se al momento nessuna di queste piattaforme può vantare una data concreta di disponibilità.
La scelta di concentrarsi su una esperienza single-player più curata potrebbe rivelarsi vincente se il team riuscirà effettivamente a mantenere le promesse di un gameplay di sparo ed esplorazione all'altezza delle aspettative, ma l'accumularsi di rinvii e modifiche sostanziali al progetto originale non può che alimentare dubbi sulla capacità dello studio di portare a termine con successo questa ambiziosa produzione dedicata a uno dei franchise sci-fi più iconici della storia del cinema.