La guerra tra Epic Games e Apple continua imperterrita, assumendo contorni sempre più surreali, specialmente nel suo ultimo episodio. Dopo anni di battaglie legali, denunce e provocazioni reciproche, il conflitto tra il colosso di Cupertino e la casa produttrice di Fortnite ha raggiunto un nuovo apice di tensione. Nonostante una recente sentenza abbia impedito ad Apple di addebitare commissioni sugli acquisti effettuati al di fuori delle app iOS, proprio il motivo che portò alla rimozione di Fortnite dall'App Store nel 2020, il ritorno del celebre battle royale sugli iPhone americani sembra ancora lontano, bloccato da quella che appare come una vendetta commerciale.
Il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, non ha perso l'occasione per rispondere con una mossa altrettanto provocatoria: consigliare pubblicamente cloni fasulli di Fortnite disponibili sull'App Store, additando proprio la decisione di Apple come una semplice vendetta. Un attacco ironico che mette in luce un paradosso evidente: mentre Apple blocca uno dei videogiochi più popolari al mondo, continua ad approvare imitazioni di dubbia qualità che ne sfruttano la notorietà, spesso riempie di pubblicità invasiva.
"Aggiornamento: Apple ha rimosso Fort Battle Royale Epic Shoot", ha scritto Sweeney in un tweet di follow-up. "I giocatori alla ricerca di una versione falsa e piena di adware di Fortnite sull'App Store dovrebbero, a questo punto, provare Epic Survival Battle Royale 3D Clash Squad Battle Royale 3D, approvato senza problemi da Apple".
Questo prolungato scontro tra le due aziende sembra ormai parte integrante del panorama tecnologico, quasi ovvio nella sua prevedibile ostilità. Il conflitto aveva raggiunto un punto di svolta il mese scorso, quando una sentenza giudiziaria aveva finalmente proibito ad Apple di imporre le sue commissioni su transazioni esterne alle app iOS, ma per qualche ragione ancora sconosciuta, Apple ha semplicemente respinto la submission di Fortnite da parte di Epic Games, che di risposta pare abbia bloccato anche agli utenti europei dal poter scaricare il titolo tramite Epic Games Store Mobile. Il risultato? Fortnite ora non è ufficialmente disponibile in nessuna parte del mondo.
L'ironia della situazione non sfugge a nessuno: mentre Apple blocca uno dei videogiochi più popolari al mondo per questioni che sembrano trascendere il semplice business, l'App Store continua a ospitare decine di cloni non autorizzati che cercano di capitalizzare sulla popolarità di Fortnite. Questi prodotti, spesso di qualità infima e pieni di pubblicità invasiva, non sembrano destare preoccupazioni in Apple.
La mossa di Sweeney non intende ovviamente supportare sviluppatori di adware discutibili, ma piuttosto evidenziare in modo provocatorio l'assurdità della situazione: l'originale viene bloccato mentre le imitazioni vengono approvate senza problemi. È la dimostrazione che per Apple, Fortnite non rappresenta un problema di qualità o sicurezza, ma è finito semplicemente nella sua "lista nera" personale.
Quello che, però, Sweeney non ha colto è che i cloni fasulli monetizzano tramite App Store, fattore principale per il quale Apple sta continuando a fare resistenza a Epic Games, così come a tutte quelle aziende che non vogliono passare tramite il sistema di tassazione di Apple.