Torneo di Hearthstone esclude le donne, infuria la polemica

La Federazione eSports della Finlandia ha escluso le giocatrici di sesso femminile dal campionato finlandese di Hearthstone. Colpa delle regole d'iscrizione, che specifica come i partecipanti debbano essere tutti maschi.

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a cura di Roberto Caccia

La eSports Federation finlandese ha escluso le giocatrici di sesso femminile da un torneo di Hearthstone, il celebre gioco di carte collezionabili di Blizzard. Tutto è partito da una segnalazione di un utente sulla community di Hearthstone su Reddit.

L'appassionato ha infatti rilevato che le regole d'iscrizione al torneo specificano come i giocatori debbano essere tutti di sesso maschile. Questo ha ovviamente scatenato numerose polemiche, dirette alla federazione finlandese, anche se in questo caso la responsabilità è della International eSports Federation (IeSF).

Il torneo finlandese serve infatti come qualificazione per il campionato mondiale di Hearthstone, le cui regole sono compito della IeSF, che non si è fatta problemi a difendere la propria posizione.

"La decisione di dividere le competizioni maschili e femminili è stata presa in accordo con le autorità sportive internazionali, come parte dei nostri sforzi per promuovere gli e-Sport come sport legittimi", ha dichiarato l'organizzazione.

La risposta negativa della community di appassionati e in generale di tutto il web ha tuttavia costretto la IeSF a fare in marcia indietro, tramite un comunicato sul sito ufficiale.

Che senso ha separare le donne dagli uomini negli e-Sport?

L'organizzazione ha infatti deciso di aprire il torneo maschile anche alle giocatrici di sesso femminile, mentre le divisioni esclusivamente femminili resteranno invariate. Questa decisione nasce dal fatto di voler dare più opportunità alle donne di competere negli e-Sport, attualmente dominati dagli uomini.

"La competizione esclusivamente femminile mira a portare più diversità nel gioco competitivo, migliorando la rappresentanza femminile in questi eventi. Senza sforzi per migliorare questo status gli eSports non potrebbero raggiungere la vera parità dei sessi", si legge nel comunicato pubblicato dalla IeSF.

Verrebbe da dire "tutto è bene quel che finisce bene", ma senza l'intervento della community e il polverone scatenato online forse la storia sarebbe finita in modo diverso.