Un bambino di nome Dovahkiin, curioso tributo a Skyrim

Una coppia di genitori statunitensi ha chiamato il proprio figlio Dovahkiin, come il protagonista dell'ultimo gioco di ruolo di Bethesda. La famiglia riceverà per tutta la vita le copie dei titoli della software house.

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a cura di Manolo De Agostini

L'11/11/11 è stata una data insignificante per parecchi di noi, se non per il fatto curioso di vivere una data numericamente particolare. Per altri era il giorno di Skyrim, cioè la fine di una vita sociale e l'inizio di liti con genitori e fidanzate. Per una coppia è stata l'occasione di festeggiare la nascita del loro bambino e assicurarsi la fornitura a vita dei giochi di Bethesda.

Che faccione rosso! Ok, colpa della fotocamera, ma non sarà anche un po' emozionato? Sei su Tom's, sorridi!

L'azienda aveva infatti affermato che chiunque avesse chiamato il proprio bambino con il nome del protagonista del gioco (Dovahkiin), si sarebbe assicurato tutti i titoli della software house fino alla fine dei giorni. Un'occasione ghiotta per la famiglia Kellermeyer, che alle 18.08 di venerdì 11 novembre ha dato il benvenuto al piccolo Dovahkiin Tom Kellermeyer. Il nome significa "dragon born" nel linguaggio dei draghi.

"Ci congratuliamo con gli orgogliosi genitori Megan ed Eric Kellermeyer per aver completato la quest", ha scritto Bethesda simpaticamente sul proprio blog. I genitori hanno dichiarato di non vederci nulla di male nel chiamare il proprio figlio come un personaggio dei videogiochi, aggiungendo che non l'avrebbero fatto se avessero pensato che il nome fosse orribile o mediocre. Va detto comunque che si sono cautelati con un secondo nome, Tom, decisamente più consono ai canoni sociali.

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Dal nostro punto di vista Dovahkiin è un nome che dà una sorta di epicità, per cui non vediamo alcun problema. Sempre meglio che chiamarlo Chanel, Nathan Falco, Louis Thomas o Tobias, con tutto il rispetto per le famiglie Totti/Blasi, Briatore/Gregoraci, Buffon/Seredova e Del Piero/Amoruso. Certo in questo caso siamo di parte.

L'episodio, quantomeno simpatico, ci induce a chiedervi se fareste mai una cosa simile: chiamereste vostro figlio/figlia come un personaggio dei videogiochi? E se sì, quale avete in mente? Fateci sapere!