All’interno della ricca Opening Night Live della Gamescom 2025 ha trovato posto anche Vampire The Masquerade Bloodlines 2. Durante la serata d’apertura della kermesse tedesca di quest’anno, alla quale siamo ovviamente presenti e della quale vi racconteremo di più nei prossimi giorni, Paradox Interactive e White Wolf, insieme allo sviluppatore The Chinese Room, hanno infatti mostrato nuovamente l’atteso titolo e svelato quella che è la sua data di lancio. Bloodlines 2 arriverà infatti su PC, Xbox Series e PS5 il prossimo 21 ottobre, con quindi solo una manciata di mesi che ancora ci separano dal gioco.
Per ingannare l’attesa abbiamo avuto l’occasione di provare negli scorsi giorni i primissimi livelli del titolo e siamo finalmente ora pronti a parlarvene. Siete pronti a immergervi in una oscura Seattle piena di intrighi e pericoli?
La pericolosa Seattle
La nostra avventura in Vampire The Masquerade Bloodlines 2 inizia in un palazzo dismesso e provato dal tempo nel centro di Seattle, all’interno del quale ci svegliamo senza nessun ricordo di come ci siamo arrivati. I misteri non si esauriscono però al mero essersi ritrovati in un posto sconosciuto e comprendono anche una misteriosa voce che ci parla dentro la testa. Oltre al nostro vampiresco alter ego digitale, che prende il nome di Pyhre, ci troveremo infatti a che fare anche con i pensieri del loquace detective Fabien. Al tutto si aggiunge poi uno strano marchio sulla nostra mano, la cui provenienza e significato sono totalmente ignoti.
L’incipit di Bloodlines 2 è insomma decisamente colmo di punti interrogativi. Una coltre di mistero che non siamo ovviamente riusciti a dissipare completamente nel corso del nostro primo provato, ma che ci ha decisamente incuriosito su quella che sarà la narrazione del titolo completo. Quanto imbastito da The Chinese Room, insomma, sembra almeno da queste ore convincente e promettere più che bene.
Così come la narrazione, anche l’ambientazione ci ha colpito positivamente. L’innevata Seattle di Bloodlines 2 è infatti una accattivante cornucopia di cattive intenzioni, dove il pericolo è sempre dietro l’angolo e ogni vicolo può nascondere un agguato. Gli esseri sovrannaturali che la popolano, o almeno quelli che abbiamo avuto l’occasione di conoscere, paiono poi ben caratterizzati e dotati delle giuste sfumature, da esplorare accuratamente in base ai numerosi dialoghi presenti nel gioco.
Nel nostro primo hands-on non vi è stato ovviamente modo di scoprire numerosi bivi narrativi in base alle nostre scelte, ma Paradox Interactive, White Wolf e The Chinese Room ci hanno assicurato che ogni nostra parola dovrà attentamente ponderata, dato che basterà veramente poco per scuotere il sottile equilibrio di Seattle.
Dialoghi, combattimenti e indagini
Per scoprire cosa sta succedendo a Pyhre, Fabien e, ovviamente, anche all’intera Seattle, avremo a disposizione svariate doti sovrannaturali. Oltre a essere dotato di caratteristiche fisiche non indifferenti, che ci consentono ad esempio di sfrecciare a velocità incredibili, eseguire doppi salti e altro ancora, potremmo sfruttare anche delle abilità niente male. In base al nostro livello e a quale clan al quale decideremo di affiliarci, infatti, ci verranno resi disponibili svariati poteri, utili ben più di una volta.
Durante le varie scazzottate in cui ci troveremo invischiati ci toglieranno ad esempio le cosiddette castagne dal fuoco in più di un’occasione, regalandoci anche la possibilità di dare vita a qualche combo niente male. Anche perché a onor del vero i primissimi scontri, dove ancora non avremmo a disposizione granché per difenderci se non la mera forza bruta, risultano un po’ troppo confusionari e non esattamente convincenti.
Non di soli scontri vive però Vampire The Masquerade Bloodlines 2 e buona parte della nostra prova, oltre che negli immancabili dialoghi, l’abbiamo passata esplorando Seattle e cimentandoci in qualche indagine. Arrampicarsi sugli alti grattacieli della città americana, aggirarsi tra i suoi oscuri vicoli e nutrirsi del sangue di qualche ignoto passante è sicuramente appagante e fa sentire in pieno gli enormi poteri del nostro personaggio. Non sembra per ora però esserci troppo da fare durante il free roaming, ma si tratta di un qualcosa che potremmo comprendere a pieno solo con il gioco completo tra le mani.
Il lavoro fatto da The Chinese Room durante le indagini pare invece essere di valore e ci ha convinto sia durante le fasi in cui eravamo al controllo di Pyhre che in quelle in cui ci mettevamo nei panni di Fabien durante qualche flashback. Le prime sono infatti molto più dirette e consistono soprattutto nel seguire delle tracce per arrivare a destinazione, mentre durante le seconde è possibile dare libero sfogo alle peculiarità del detective. Fabien può infatti leggere nella mente, cancellare i ricordi e pure vedere il passato attraverso gli oggetti: tutte abilità particolarmente utili e in grado di dare più brio a tali fasi.
Vampire The Masquerade Bloodlines 2: in conclusione
In linea di massima, quindi, questo primo provato in compagnia di Vampire The Masquerade Bloodlines 2 ci ha convinto, regalandoci una Seattle davvero ben caratterizzata e che pare avere tutte le carte in regola per intrattenere a lungo. Tecnicamente il titolo di The Chinese Room si difende più che bene, seppur non sia completamente in linea con una produzione AAA. Da segnalare è però un inglese non sempre semplicissimo, che per alcuni potrebbe rappresentare una barriera all’ingresso non indifferente, soprattutto in un’opera come questa dove dialoghi e trama sono a dir poco fondamentali.