Videogiochi: utili al cervello e alla vista

Secondo due studi differenti i videogiochi potrebbero essere applicati alla psichiatria e per la riabilitazione della vista

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a cura di Manolo De Agostini

Ti reputi una persona sana di mente o con qualche disturbo? Gioca e lo scoprirai. Sembra assurdo ma, il gioco DS Therapy di Dimple Entertainment, è stato sviluppato per giudicare la salute mentale delle persone attraverso la risposta ad alcune semplici domande.

Dopo Brain Age, anche una volta sviluppatori adattano i videogiochi per scopi piuttosto bizzarri.

Ma non c'è solo questo nuovo titolo per DS in cantiere: il professore dell'università McGill di Montreal, Mark Baldwin, ha sviluppato insieme al suo team "Mindhabbits Booster". Attraverso l'uso delle componenti ripetitive del videogioco, vengono sottoposte al giocatore immagini o testi chiedendogli di scegliere tra diverse opzioni, che in questo caso corrispondono a degli smile allegri o tristi.

Il gioco, in base alle risposte, fornisce un risultato che sarà pari all'umore o allo stato mentale del videogiocatore.

Ma se da un lato i videogiochi vengono utilizzati per diagnosticare problemi comportamentali, dall'altro una ricerca dell'Università di Rochester afferma che i videogiochi con un elevato livello d'azione possono migliorare la vista. Giocando poche ora al giorno è possibile migliorare del 20% la percezione degli oggetti sparsi.

Il gioco agisce sul modo in cui il cervello processa le informazioni visive, migliorando la risoluzione spaziale dell'osservatore. Lo studio afferma che i videogiochi potrebbero essere utili nella cura di alcuni problemi alla vista.