War Thunder si espande, arrivano le battaglie navali

Knights of the Sea è il nome della nuova espansione di War Thunder. Il celebre gioco free to play introdurrà a breve le battaglie navali.

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a cura di Luca Margari

War Thunder, noto free to play per PC e PS4 ambientato nel periodo che precede e segue la Seconda Guerra Mondiale, aveva già allargato la sua sfera d’azione da esclusive battaglie aeree a scontri ibridi tra velivoli e mezzi terrestri. Con l'espansione Knights of the Sea il gioco amplia ancora di più i suoi confini inserendo la componente navale

Come per le precedenti espansioni sarà possibile giocare in due modalità, una più arcade e una più simulativa, ma procediamo con ordine. Esattamente come con l'ingresso delle unità terrestri, il titolo offre la possibilità di partecipare a battaglie unicamente tra mezzi di una sola tipologia o di prender parte ad uno scontro più realistico che coinvolga sia i mezzi aerei sia quelli terrestri e/o navali

war thunder

Con questa decisione di schierare sullo stesso campo di battaglia tre tipi di unità, Gaijin Entertaiment si distingue ulteriormente dal suo competitor Wargaming, che invece ha creato 3 titoli stand alone dedicati rispettivamente al mondo dei carri armati, degli aerei da guerra e per l'appunto delle navi da guerra. War Thunder offre ai suoi fan tutte queste alternative con un solo client ed un solo menu d'interfaccia.

In occasione del Gamescom 2016 abbiamo avuto modo di dialogare con gli sviluppatori di Knights of the Sea. che ci hanno raccontato del progetto stesso e dei criteri che ci sono alle spalle delle decisioni del team. Si parla infatti di scelte che la software house russa ha deciso di proporre al suo pubblico per differenziarsi totalmente dagli altri titoli disponibili in questo momento. Secondo gli sviluppatori la componente simulativa e la fedeltà ai modelli originali sono l'anima di questa espansione.

war thunder   knights of the sea

Uno degli aspetti chiave è che una nave da guerra con dislocamento di decine di migliaia di tonnellate di certo non impiegherà mai qualche istante per effettuare una manovra. Di fatto quello la soluzione adottata da tutti i videogiochi moderni permette di effettuare manovre inverosimili e la velocità di gioco delle navi corrisponde a diverse volte quella reale della nave. Durante la Seconda Guerra Mondiale le navi impiegavano mesi per arrivare sullo scenario di battaglia e le battaglie stesse duravano giorni.

Gli sviluppatori russi sono arrivati ad una conclusione inaspettata per garantire la simulazione e la fedeltà senza minimamente intaccare la godibilità del gioco. Gaijin ha scelto una categoria di navi che corrispondesse a quelle caratteristiche di mobilità che si sposano con il gioco; stiamo parlando delle Torpediniere o Patrol Boat.

Poco più grandi di un motoscafo, con un'elevata velocità ed un'elevata manovrabilità, queste navi possono contare su un arsenale impressionante nonostante le dimensioni ridotte. Parliamo di unità dotate di piccoli cannoni, torpedini e contraerea. Per quanto queste unità siano minuscole al paragone di corazzate e portaerei la storia ci racconta che proprio queste furono protagoniste di imprese militari degne di essere definite eroiche.

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Da segnalare inoltre il sistema di gestione dell’unità già utilizzato per le versioni precedenti del gioco; non sono tenuti in considerazione solo i danni materiali al mezzo ma anche quelli dell'equipaggio. I membri dell'equipaggio feriti si traducono in-game con un malus o l'impossibilità di utilizzare strumenti ed armi dell'unità.

Gli scenari permettono di prendere parte a battaglie in alto mare, in paesaggi insulari e costieri. Le missioni, secondo quanto dichiarato finora, potrebbero prevedere NPC con cui interagire (con molta probabilità durante le classiche missioni di scorta o di attacco) e obiettivi come installazioni costiere o convogli di navi più grandi.

È previsto un sistema ad albero tecnologico, come per le versioni precedenti, e le nazioni presenti in fase iniziale dovrebbero essere le solite USA, Giappone, Russia e Germania. Infine segnaliamo la presenza degli immancabili starter pack che garantiscono l'accesso alla closed beta (prevista per questo autunno) prima del grande pubblico e che permettono di ottenere unità speciali e/o limitate.

Noi di Tom’s abbiamo affondato decine di navi (e siamo affondati) per voi e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal titolo. Passare dai controlli di una nave a quelli di un aereo può risultare un'esperienza un po' traumatica, ma il divertimento non manca. Sarà, tuttavia, da valutare la longevità del gioco in quanto se non si è dei veri e propri appassionati del genere il tutto potrebbe sembrare molto ripetitivo. La responsabilità di ciò rimane interamente agli sviluppatori che per adesso, a nostro parere, hanno imboccato la strada giusta. O forse è meglio dire la rotta giusta.

Per provare la versione attuale di War Thunder potete cliccare su questo collegamento.