Solo gli stupidi non cambiano mai idea
Prima di intraprendere la nuova campagna e le nuove sfide di “The Frozen Throne”, sono tornato a giocare “Reign of Chaos”. Finora le campagne addizionali della Blizzard sono state più difficili di quelle nel gioco originale, così non è stata una cattiva idea, dopo mesi di “Command and Conquer: Generals”, tornare a Warcraft partendo dalle basi.
Dovrei prima di tutto dire che Warcraft è un gioco eccellente. Si presenta bene, è ben fatto, è facile da apprendere e perfetto sia in modalità singola sia in multiplayer. In altre parole non c’è molto da criticare. Ha un anno e non è invecchiato di un giorno. La trama della campagna principale è come una vero romanzo fantasy, nel quale si comincia giocando con gli Orchi, poi con i Non morti, poi ancora gli Orchi e finalmente gli Elfi. La difficoltà è misurata attentamente, la storia è affascinante è i personaggi intriganti, sebbene a volte sarebbe meglio un livello di personalizzazione più elevato.
Oltre ad Umani ed Orchi dei primi due capitoli della saga Warcraft, sono ora disponibili due nuove razze, gli Elfi e i Non morti.
Nel caso vi foste ibernati negli ultimi dieci anni e non abbiate mai sentito parlare di videogames, Warcraft è un immaginifico gioco medievale di strategia in tempo reale, che può essere giocato da soli o con altri, e nel quale ci si ritrova nei panni di diverse razze quali Umani, Orchi, Non morti ed Elfi. L’obiettivo di ogni gioco è solitamente quello di recuperare legname e oro, con l’aiuto di lavoratori, con i quali costruire ogni sorta di edificio, dove preparare eserciti per combattere il nemico.
Warcraft ha abbandonato la grafica 2D per passare a un brillante motore 3D. Il risultato è assolutamente fantastico.