Wii U non ingrana, i boss di Nintendo si riducono lo stipendio

I risultati finanziari di Nintendo evidenziano dati positivi per l'ultimo trimestre, ma l'azienda si aspetta di chiudere l'anno fiscale con una perdita di circa 250 milioni di euro. Una situazione che ha convinto i dirigenti a tagliarsi lo stipendio dei prossimi mesi.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

I risultati finanziari di Nintendo evidenziano una perdita operativa di circa 11 milioni di euro negli ultimi nove mesi dell'anno fiscale in corso. Un risultato mitigato dall'utile operativo di 21,7 miliardi di yen (153 milioni di euro) ottenuto nell'ultimo importante trimestre, quello che copre le vacanze natalizie.

Nintendo si aspetta di chiudere l'anno fiscale con una grossa perdita

Le festività hanno permesso a Nintendo di ottenere un utile netto di 93 milioni di euro negli ultimi tre mesi, ma al di fuori di quel periodo l'azienda non è riuscita a raggiungere gli obbiettivi di vendita prefissati, sia per il comparto hardware sia per quanto riguarda il software. Si parla infatti di 1,95 milioni di Wii U vendute fra ottobre e dicembre. Un aumento sostenuto rispetto ai due trimestri precedenti, ma un calo del 36% sull'anno scorso, quando Wii U debuttò sul mercato.

A livello globale la console da salotto ha raggiunto quota 5,86 milioni di unità vendute, di cui 2,41 milioni nell'anno fiscale in corso. Nintendo prevede di arrivare a 2,8 milioni di console entro marzo, riducendo sensibilmente le proprie stime che in precedenza si aggiravano sui 9 milioni di unità vendute.

Situazione più rosea per il 3DS, che con 7,76 milioni di unità vendute negli ultimi tre mesi si conferma come la console più venduta negli Stati Uniti in tutto il 2013. Per quanto riguarda i giochi si parla di 15,96 milioni di unità per Wii U e di 57,25 milioni per il 3DS. La parte del leone tocca a Pokémon X e Y, con 11,61 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Bene anche The Legend of Zelda: A Link Between Worlds (2,18 milioni) e Animal Crossing: New Leaf (3,52 milioni).

###old1595###old

Nonostante l'utile degli ultimi tre mesi e una console portatile in ottima salute Nintendo si aspetta di perdere 236 milioni di euro nell'ultimo trimestre dell'anno fiscale, per una perdita totale di circa 250 milioni di euro. L'azienda prevede "vendite decisamente più basse a causa di fattori stagionali come la conclusione del periodo di acquisti che caratterizza la fine dell'anno".

In seguito ai risultati finanziari Satoru Iwata, presidente e amministratore delegato di Nintendo, ha dichiarato alla stampa una riduzione del proprio stipendio del 50% per i prossimi cinque mesi, per cercare di compensare i risultati non proprio positivi dell'azienda. Anche gli altri membri del consiglio di amministrazione taglieranno i propri salari dal 20 al 30 percento.

Per diversi analisti la chiave della salvezza di Nintendo è la pubblicazione dei giochi first party su smartphone e tablet, e secondo i media giapponesi questa sarà la prossima mossa dell'azienda, sotto forma di minigiochi "pubblicitari". Nintendo, tuttavia, ha negato l'indiscrezione, per la disperazione di chi non vedeva l'ora di giocare a Mario, Zelda e soci sul proprio smartphone.

Nonostante i risultati finanziari negativi Nintendo può comunque contare su una liquidità superiore ai 6 miliardi di euro, soldi che provengono in gran parte dai successi di Wii e del Nintendo DS. Per questo motivo è meglio non fare troppi proclami di morte: prima di dichiarare Nintendo spacciata ne deve passare di acqua sotto i ponti.