Il curriculum professionale di un dipendente Microsoft pubblicato online mostrerebbe l'attuale numero di abbonati Xbox Game Pass (acquistabile su Instant Gaming). Mentre la casa di Redmond mantiene da mesi un silenzio totale sui dati di crescita del suo servizio in abbonamento, lasciando analisti e appassionati nel buio più totale, un document hunter digitale ha scovato informazioni che potrebbero finalmente fare luce sulla situazione attuale della piattaforma. La scoperta solleva interrogativi interessanti non solo sui numeri effettivi, ma anche sulla strategia comunicativa sempre più opaca di Microsoft riguardo uno dei suoi prodotti di punta.
Il protagonista di questa scoperta è Timur222, un utente di X che si è specializzato nel rintracciare documenti online contenenti informazioni riservate o semplicemente non pubblicizzate dalle aziende tecnologiche. Questa volta nel mirino è finito il profilo professionale di Kevin K., program manager di Microsoft con responsabilità specifiche sulle operazioni legate agli abbonamenti e all'analisi delle performance di Game Pass. Una posizione, quindi, che garantisce accesso diretto ai dati più sensibili del servizio.
Xbox Game Pass has more than 35 million subscribers pic.twitter.com/mucgafywaz
— Timur222 (@bogorad222) June 9, 2025
Nel curriculum digitale del manager emerge un dettaglio che ha immediatamente catturato l'attenzione degli osservatori del settore: Kevin K. dichiara di aver gestito le operazioni live di Xbox Game Pass contribuendo alla crescita degli abbonati "da 0 a oltre 35 milioni in tutto il mondo". Si tratta di un'informazione che, pur non avendo il peso di un comunicato ufficiale o di un report finanziario, proviene direttamente da chi opera quotidianamente con questi numeri all'interno dell'azienda.
Confrontando questo dato con l'ultima comunicazione ufficiale di Microsoft, emerge un quadro di crescita ma a ritmi decisamente più contenuti rispetto al passato. Nel febbraio 2024, l'azienda aveva dichiarato di aver raggiunto i 34 milioni di abbonati, il che significherebbe un incremento di appena un milione di utenti negli ultimi mesi. Una progressione che appare quasi timida se confrontata con i tassi di crescita esplosivi che Game Pass aveva registrato nei suoi primi anni di vita.
La fase di maturità del servizio sembra ormai evidente, con un rallentamento che potrebbe indicare l'avvicinamento a quello che gli esperti definiscono il "tetto fisiologico" per questo tipo di offerta. Il mercato dei servizi in abbonamento per videogiochi, nonostante la sua apparente espansione, potrebbe aver già intercettato la maggior parte dell'utenza predisposta a questo modello di consumo.
L'affidabilità di questa informazione resta naturalmente da verificare, considerando che si tratta di un dato emerso da un curriculum personale piuttosto che da comunicazioni ufficiali. Tuttavia, la specificità del ruolo di Kevin K. all'interno di Microsoft e la sua diretta responsabilità nelle operazioni di Game Pass conferiscono una certa credibilità a questa rivelazione. La mancanza di trasparenza comunicativa da parte di Microsoft negli ultimi mesi rende ancora più preziose queste fughe di notizie informali.
Il silenzio prolungato dell'azienda sui numeri di Game Pass potrebbe nascondere diverse strategie. Da un lato, potrebbero voler evitare di alimentare aspettative irrealistiche in un mercato sempre più competitivo, dall'altro potrebbero essere alla ricerca di nuove metriche per valutare il successo del servizio che vadano oltre il semplice conteggio degli abbonati. La qualità dell'engagement e il valore medio per utente potrebbero essere diventati parametri più significativi della crescita numerica pura.