Io sono Babbo Natale, recensione dell'ultimo film di Gigi Proietti

Io sono Babbo Natale, la recensione dell'ultimo film di Gigi Proietti, dal 6 dicembre su Amazon Prime Video.

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a cura di Valentina Savalli

Il Natale, si sa, è un periodo magico: un periodo carico di emozioni, luci e colori, in cui l’atmosfera sa di zenzero e cannella e l’aria diventa talmente fredda da desiderare di voler passare il tempo sul divano di casa con una cioccolata calda in mano e la tv accesa. E può esistere un Natale senza film a tema? Ovviamente no, ma al posto del classico Una poltrona per due, che è ovviamente un must-watch in questo periodo, oggi vogliamo concentrare le nostre attenzioni su Io sono Babbo Natale, un film natalizio diverso, leggero e divertente ma che mescola la tradizionalità dei film tipici di quest’atmosfera a tematiche più contemporanee e attuali. Ma la vera particolarità di Io sono Babbo Natale, in realtà, sta non tanto nel fatto che non si tratta di un prodotto diverso dalla solita fiaba natalizia, ma è perlopiù un film che verrà ricordato come l’ultima interpretazione di un attore amatissimo e acclamato, di cui ancora oggi piangiamo la scomparsa: il grande Gigi Proietti.

Presentato alla Festa del cinema di Roma 2021, Io sono Babbo Natale è una commedia scritta e diretta da Edoardo Falcone, prodotta da Lucky Red in collaborazione con Rai Cinema, proiettata al cinema dal 3 novembre 2021 e approdato sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video dallo scorso 6 dicembre. La pellicola vede come protagonisti l’intramontabile Gigi Proietti affiancato da Marco Giallini, che insieme formano indubbiamente un duo comico dalla verve romana che sicuramente, se il fato lo avesse permesso, avrebbero potuto regalare altrettante emozioni se affiancati di nuovo.

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Una fiaba di Natale con elementi attuali

Io sono Babbo Natale viene presentato tramite un flashback nel quale vediamo un giovane Ettore (Marco Giallini) scrivere una lettera carica di risentimento a Babbo Natale, con la giusta motivazione per non aver mai ricevuto nemmeno un regalo per Natale. Crescendo, Ettore, continua a provare risentimento, ma stavolta per la sua vita, fatta di rapine e attività a delinquere, che gli fanno abbandonare la compagna Laura (Barbara Ronchi) e la piccola Alice, sua figlia, a causa della sua detenzione nella casa circondariale del Regina Coeli.

Una volta uscito di prigione, Ettore riprende la sua vita da delinquente finché non si imbatte in un anziano signore molto gentile e apparentemente normale, Nicola Natalizi (Gigi Proietti) che lo ospita in casa sua credendo nelle sue buone intenzioni, che ovviamente buone non erano. L’anziano, però, rivelerà al nostro protagonista la sua vera identità, ovvero quella di essere Babbo Natale e istruirà Ettore per poterlo sostituire durante le sue scorribande notturne natalizie, seppur con non poche problematiche e difficoltà. 

Ettore, accettando questo ruolo, aiuterà Babbo Natale nel suo classico compito, cercando allo stesso tempo di redimersi e di ottenere nuovamente fiducia dalla sua ex compagna e da sua figlia, ma le cattive abitudini sono dure a morire, quindi si troverà ad affrontare alcune problematiche e alcuni “demoni” del suo passato tormentato, ma stavolta in altre vesti.

Per non farvi spoiler non aggiungiamo altro alla trama di questo particolare film, ma vi basti sapere che oltre alla classica atmosfera natalizia americana anni ‘80, a Io sono Babbo Natale si aggiungono tematiche attuali, quali possono essere la cattiva educazione da parte di genitori lascivi che inducono i figli sulla cattiva strada della delinquenza e altre tematiche di cui vi spiegheremo a breve.

Non il classico film di Natale

Sulla sceneggiatura non c’è molto da dire, Io sono Babbo Natale è ben scritto e ben strutturato sia come storia che ritmicamente parlando: le sequenze avanzano veloci e sono chiare e concise. Vengono sfruttati tutti gli elementi di un classico film natalizio: musiche, atmosfere, scenografie e luoghi sono perfettamente in linea con quelli che possono essere elementi stereotipati da film di Natale, dalle luci calde, alle colonne sonore natalizie che ogni tanto si possono sentire riecheggiare come sottofondo alle scene più drammatiche. 

Tutto ciò va in contrapposizione con la particolarità del film, infatti all’atmosfera prettamente natalizia e quasi ovattata di Io sono Babbo Natale possiamo vedere alternati momenti in cui prevalgono scene d’azione e inseguimenti degni del classico dei più classici film di delinquenza all’italiana, per intenderci, quelli degli anni ‘90 dove potevamo trovare personaggi del calibro di Raoul Bova o Ricky Memphis

Quello che, però, colpisce di più, sono i siparietti "alla romana" che si creano tra i due attori protagonisti: Giallini e Proietti insieme regalano momenti divertenti, leggeri e che strappano un sorriso anche allo spettatore più burbero. Questo è uno dei punti forti di Io sono Babbo Natale: la comicità che ci hanno regalato in questa pellicola Giallini e Proietti, insieme, raramente la possiamo trovare in altri prodotti di questo genere. Insomma, una commedia natalizia a tutti gli effetti che però non si è fatta mancare momenti drammatici e dinamici, con luci, colori, elfi natalizi e tutti gli elementi tipici di un film perfetto per questo periodo dell’anno.

Babbo Natale ha i super poteri

Indubbiamente, Io sono Babbo Natale è un prodotto nato in quest’epoca e malgrado vengano affrontate “problematiche” classiche dell’essere Babbo Natale, come possono essere il calarsi dal camino, il consegnare doni su una slitta e il leggere le letterine dei bambini di tutto il mondo, il Babbo Natale che ci viene presentato è un po’ anomalo, proprio come conseguenza del periodo storico in cui viviamo e nel quale è stato prodotto il film. 

Abbiamo, infatti, un Santa Claus anziano ma moderno, con un indirizzo email, una slitta iper veloce e tecnologica senza le classiche renne, che si è trasferito dalla Lapponia in una Roma caotica che malgrado “il traffico, la monnezza e i trasporti pubblici”, tutto sommato gli piace. E a noi è piaciuta molto questa rappresentazione dell’anziano e in sovrappeso Papà-Natale.

Dotato anche di super poteri, quali l’invisibilità, la capacità di attraversare le pareti e la trasformazione nel classico aspetto di Babbo Natale una volta indossato l’iconico costume, il personaggio rappresentato in Io sono Babbo Natale vuole anche portare a riflessioni importanti e profonde: vengono affrontate tematiche attuali come può essere la diseducazione dei figli da parte di genitori non propriamente idonei, che fanno in modo che la loro prole scelga la strada della delinquenza e che portino un rancore triste e forte verso la vita. Oppure viene anche analizzata la tematica della redenzione, in questo caso del protagonista Ettore che, grazie a Babbo Natale e alla sua responsabilità prova a redimersi e a recuperare il rapporto con la sua famiglia, oltre che sventare una rapina, seppur in modo poco convenzionale.

Ciao Gigi…

La vera ragione, però, per la quale verrà ricordato Io sono Babbo Natale, non è tutta la serie di caratteristiche elencate finora nei precedenti paragrafi: per quanto importanti siano, verranno sempre messe in secondo piano dalla commovente interpretazione di Gigi Proietti. Infatti, questa pellicola è l’ultima in cui possiamo vedere l’amatissimo attore recitare.  Per tutta la durata del film è inevitabile non pensare al fatto che mai più lo rivedremo e più va avanti il film, specialmente nelle scene commoventi e toccanti, più questa strana sensazione di vuoto diventa devastante, specialmente se si era grandi fan di quello che era un artista a 360 gradi

L’aria natalizia, già malinconica di per sé, viene fortemente accentuata ogni volta che il pensiero viene rivolto sul fatto che questa di Io sono Babbo Natale sia stata l’ultima interpretazione di Proietti e questa sensazione di mancanza fa affezionare fortemente lo spettatore al film, che verrà senza ombra di dubbio ricordato per questa motivazione piuttosto che come l’ennesimo film di Natale. Inoltre, ci piace pensare che il finale del film, che ovviamente non vi sveleremo, sia davvero l’epilogo della vita di un attore che, almeno nei nostri ricordi, rimarrà eterno per sempre.

Conclusioni

Insomma, cari lettori, se avete voglia di passare circa un’ora e mezza in leggerezza e in pieno spirito natalizio, vi consigliamo fortemente la visione di Io sono Babbo Natale, soprattutto se volete passarla in compagnia di uno degli attori che più abbiamo amato e che resterà per sempre nei nostri cuori.

Vi ricordiamo che potete recuperare Io sono Babbo Natale su Amazon Prime Video dal 6 dicembre e, se non lo avete ancora fatto, potete abbonarvi per non perdere tutte le novità di questo mese.