Big Blue, Microsoft e… la passione per gli elicotteri

Nel 1973 un giovane professore di Computer Science comincia a realizzare un emulatore della nascente piattaforma Intel i8080 al fine di completare per la società di Santa Clara il porting del popolare linguaggio PL/1, ribattezzato PL/M (Programming Language for Microprocessors). Nasce così l'embrione del Control Program/Monitor, successivamente ribattezzato in Control Program for Microcomputers, ovvero CP/M.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Big Blue, Microsoft e… la passione per gli elicotteri

Con l'arrivo dei processori a 16 bit (i8086 e i8088), IBM decide che è giunta l'ora di buttarsi nella mischia. Così crea una nuova architettura per il "Personal Computer" e contatta Kildall per una versione specifica del CP/M a 16 bit. La trattativa con DR si rileva decisamente complessa e si protrae per troppo tempo, soprattutto per quelli che sono i piani del gigante dell'hardware.

Dorothy McEwen

Le fonti più attendibili raccontano che Dorothy McEwen, coadiuvata da un avvocato della società, abbia respinto con fermezza le proposte di IBM, soprattutto rispetto alla richiesta di segretezza dell'operazione, di modifica del CP/M e del tentativo di acquisto di tutti i diritti relativi.

Inoltre il costo richiesto per ogni copia pre-installata (circa 250 dollari) viene ritenuto eccessivo da IBM. Altri sostengono invece che, nonostante l'accordo fra Digital Research e IBM fosse già stato definito, così come il costo di installazione del sistema operativo, l'operazione non va in porto per cavilli minori.

L'assenza di Kildall al tavolo delle trattative non è mai stata spiegata ufficialmente, tanto da far nascere l'aneddoto secondo cui il CEO di DR Inc. avrebbe disertato l'incontro decisivo per occuparsi del suo hobby preferito: il volo. Il mancato accordo apre la strada a Microsoft che acquista dalla Seattle Computer Products il QDOS (Quick and Dirty Disk Operating System), lo adatta al nuovo calcolatore IBM e pone le basi per il futuro dominio dell'informatica nel trentennio successivo.

Relazione tra CP/M e DOS

Nel 1982 arriva il CP/M 3 (noto anche come CP/M Plus) che fonde le caratteristiche delle precedenti versioni a quelle di MP/M II. In pratica, il sistema di DR Inc. offre una gestione separata della memoria e un sistema operativo più evoluto ed efficiente. Ma la caratteristica più innovativa è quella che permette la personalizzazione di alcune estensioni del sistema stesso grazie alle Resident System Extesion (RSX), richiamabili dai programmi come se fossero chiamate di sistema (system call) standard, con tutti i relativi vantaggi in termini di velocità.

Kildall si accorge, però, che il mancato accordo con IBM è un grave errore strategico e concentra tutti gli sforzi della propria società nel rilascio della prima versione di CP/M-86 (praticamente la versione 2.2b del CP/M portata sulla nuova architettura Intel) introducendo alcune funzionalità assolutamente d'avanguardia e possibili proprio grazie alla nuova CPU. Anche MP/M II abbraccia le nuove architetture a 16bit, con una specifica versione denominata MP/M II - 86.

La possibilità di conquistare il mercato dei PC-IBM sembra decisamente remota, visto il costo di circa 240dollari per licenza del CP/M-86 rispetto ai 39,95 dell'IBM/PC DOS, ma nel 1983 i sistemi operativi prodotti da DR Inc. sono adottati da oltre 500 produttori di microcalcolatori e possono contare su circa 2milioni di utenti. Da notare che, con la presenza contemporanea di versioni a 8bit e a 16bit, le diverse edizioni dei sistemi operativi DR Inc. si arricchiscono dei suffissi "-80" e "-86".

CP/M - 86

La battaglia per la supremazia nel mondo dei sistemi operativi a 16 bit è con molta probabilità già persa, così come enfatizzato da Microsoft in una pubblicità del periodo.