Una costante rincorsa e un triste declino

Nel 1973 un giovane professore di Computer Science comincia a realizzare un emulatore della nascente piattaforma Intel i8080 al fine di completare per la società di Santa Clara il porting del popolare linguaggio PL/1, ribattezzato PL/M (Programming Language for Microprocessors). Nasce così l'embrione del Control Program/Monitor, successivamente ribattezzato in Control Program for Microcomputers, ovvero CP/M.

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a cura di Tom's Hardware

Una costante rincorsa e un triste declino

La frammentazione comincia ad essere un problema (di supporto e di sviluppo), che spinge la società di Kildall a unificare le varie versioni, alla fine del 1983, in un unico sistema operativo che prende il nome di Concurrent CP/M (CCP/M) 3.1 - che l'anno successivo si trasforma in Concurrent DOS (CDOS) 3.2, denotando una maggiore vicinanza al DOS di Microsoft. Nel 1984 il sistema operativo di DR Inc., per la prima volta, si trova a rincorrere il diretto antagonista, consentendo di leggere il relativo formato dei dischi e abbracciando parte della sintassi dei comandi, anche se tale scelta, unita alla necessità di mantenere la compatibilità con il passato, porta alla presenza di comandi "doppi".

PC Forum 1984: una rara foto che vede insieme Gates e Kildall, oltre ad altri protagonisti della rivoluzione informatica

Dopo diversi aggiornamenti del Concurrent DOS, e delle altre versioni quando richiesto da partner strategici, nel 1986 Digital Research deve ammettere che il PC/MS DOS è il nuovo leader ma prova a rilanciare il guanto di sfida con DOS Plus 1.0 (o DOS +), edizione single user del Concurrent DOS in grado di eseguire programmi scritti per CP/M-86 ed MS-DOS 2.11, utilizzare (in scrittura e lettura) i dischetti nei rispettivi formati, e permettere il Multitasking anche se limitatamente ai programmi CP/M-86 (max 4). Ma il nuovo sistema non fa in tempo a raggiungere la versione 2 che il 27 aprile del 1988 viene rinominato in DR-DOS 3.31 e pubblicato qualche mese dopo come DR-DOS 3.41.

DR DOS 3.41

Da qui in avanti Digital Research abbandona progressivamente e definitivamente il "vecchio" CP/M in favore di un DOS sempre più evoluto e di un nuovo ambiente grafico (GEM) che, nelle intenzioni della società, dovrebbero rappresentare l'alternativa alla coppia MS-DOS + Windows.

Le cose però vanno diversamente e, nonostante le varie versioni del DR DOS siano oggettivamente sempre un passo avanti rispetto al rivale di Redmond, la potenza commerciale di quest'ultima soffoca completamente la società di Kildall, tanto che nel luglio del 1991 viene acquistata da Novell subito dopo il rilascio del DR DOS 6.

La società di Ray Noorda decide di entrare nel mercato del DOS, in un momento in cui le sue sorti sono ormai segnate (leggasi OS/2 e Windows), con l'obiettivo di rendere i propri servizi di rete indipendenti dalle soluzioni Microsoft, e fornire una soluzione "chiavi in man" con NetWare e un (Novell) DR-DOS compatibile al 100% con quello della casa di Redmond.

DR DOS 6

L'operazione ha però vita breve e nel 1995 il DR-DOS arriva in casa Caldera, che pubblica il sorgente della versione (Caldera) DR-DOS 7.01 in formato open source. In realtà la politica di Caldera non è così limpida e ben presto la società decide di tornare al modello closed source, scatenando una forte reazione da parte della community creatasi attorno all'edizione open e focalizzata sul progetto Enhanced DR DOS. Nel 2005 DRDOS Inc. (erede indiretta del ramo Caldera responsabile dell'omonimo sistema operativo) rilascia DR-DOS 8.1, pensato in particolare per sistemi embedded o comunque con ridotte risorse, ultima release del primo vero sistema operativo per microcalcolatori.