Elementi fondamentali dell'intimazione

Suggerimenti utili per recuperare i propri crediti tramite l'atto di costituzione in mora.

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a cura di Tom's Hardware

Elementi fondamentali dell'intimazione

L'atto di costituzione in mora non è soggetto a rigore di forme salvo la forma scritta e quindi non richiede l'uso di formule solenni né l'osservanza di particolari adempimenti essendo sufficiente che il creditore manifesti chiaramente, e con qualsiasi scritto diretto al debitore, la sua volontà di ottenere il soddisfacimento del proprio diritto.

Parte della giurisprudenza consente al creditore di provare con ogni mezzo che lo scritto è stato ricevuto dal debitore utilizzando anche la prova per testi o per presunzioni (Cass. 12-3-82, n. 1618, rv. 419443). Infatti, l'atto stragiudiziale di costituzione in mora del debitore non è soggetto a particolari modalità di trasmissione ed esula dalla normativa sulla notificazione degli atti giudiziali (Cass. 23-08-90, n. 8621, rv. 469018).

La posta elettronica va bene per la costituzione in mora, anche se è preferibile affidarsi a una raccomandata

Ciò ne deriva, a parere di chi scrive, che anche le altre forme scritte come ad esempio la posta elettronica tradizionale possa essere utilizzata per la costituzione in mora nonostante le problematiche di natura processuale legate al valore probatorio della mail (e all'individuazione della email ufficiale del destinatario dell'intimazione, altro fattore critico di tale strumento).

Individuare il soggetto verso il quale va rivolta la costituzione in mora (il destinatario) è un elemento fondamentale. Infatti, l'intimazione avrà effetto solo se indirizzata al soggetto legittimato a riceverla.

L'uso della raccomandata verso la residenza del debitore costituisce prova certa della spedizione attestata dall'ufficio postale e quindi è sempre preferibile allo stesso modo dell'utilizzo della PEC verso l'indirizzo email previsto dal contratto.

Meglio evitare l'inserimento di troppi dettagli nella lettera, potrebbero rivelarsi controproducenti

Per quello che riguarda il contenuto della lettera, conviene essere sintetici per non rischiare di aggiungere elementi che possano essere addirittura controproducenti per il creditore.

Una buona lettera di messa in mora, dovrebbe contenere:

  1. una breve descrizione dell'accaduto con la specificazione della titolarità del credito vantato e gli eventuali inadempimenti contrattuali di controparte;

  1. le richieste che stanno alla base dell'invio della comunicazione ovvero la somma esatta di denaro di cui ci si ritiene creditori oltre l'eventuale richiesta di risarcimento del danno;
  2. la comunicazione dei modi di adempimento (che potrebbero essere anche plurime come ad esempio le coordinate bancarie per effettuare il pagamento o le coordinate di PayPal in modo da facilitare il pagamento);
  3. l'eventuale fissazione di un termine entro cui adempiere: tale circostanza non è obbligatoria nella messa in mora del debitore poiché l'adempimento è solitamente richiesto con effetto immediato dalla data di notifica della comunicazione;
  4. l'avvertimento ad adire la competente autorità per la tutela dei propri diritti in caso di inadempimento: anche tale elemento non affatto obbligatorio ed è spesso legato a uno stile di rito, utilizzato per questo tipo di intimazioni.