Agenzia delle Entrate beffata da un hacker davvero bravo

La GdF ha subito un attacco informatico che ha consentito a un hacker di sbeffeggiare l'Agenzia delle Entrate.

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a cura di Dario D'Elia

L'Agenzia delle Entrate è nel mirino di un hacker davvero bravo, per stessa ammissione degli inquirenti. Per la terza volta ha messo nel sacco un po' tutti, e a questo giro giornalisti e organi stampa. In pratica, quello che alcuni ormai chiamano il "Corvo del fisco", ieri mattina ha diffuso un comunicato che sembrava provenire dalla Guardia di Finanza. "Estorsione, corruzione e concussione all'Agenzia delle Entrate, sequestrati beni per tre milioni di euro", così iniziava la nota.

Ovviamente in molti sono caduti nel tranello, sopratutto perché la fonte sembrava attendibile e i contenuti succulenti. Si parlava di un'inchiesta denominata "Ghost taxation" con tanto di nomi di magistrati inquirenti e ufficiali delle Fiamme Gialle impegnati nell'indagine. Tutto falso invece. Si è trattato di un episodio di pirateria informatica.

Tanto di cappello

In verità il terzo, secondo le prime indiscrezioni. Tutti ricordano il falso comunicato del direttore centrale dell’accertamento, Luigi Magistro, e la mail di minaccia fasulla del Movimento 5 stelle ad alcuni dirigenti di Equitalia.

Questa però non è stata un'operazione da novellini. L'hacker ha violato il server del comando generale delle Fiamme Gialle. "Copiare un indirizzo mail non è molto difficile per un esperto", ha ammesso il comando della Finanza. "Un attacco di questo genere è senza senso".

Insomma, lo stridio dei denti echeggia nelle stanze di comando. Com'è possibile che una delle strutture informatiche più all'avanguardia sia stata colta così goffamente in fallo? L'unica buona notizia è che il falso comunicato non ha bruciato alcuna indagine in atto, almeno secondo le Fiamme Gialle.