Altroconsumo diffida Amazon.it: vendi e-book o licenze?

Secondo Altroconsumo i contratti di vendita di Amazon.it, Mediaworld.it e Feltrinelli.com sarebbero vessatori poiché quando acquisti un libro elettronico non ne sei davvero proprietario ma acquisti solo una licenza d’uso. Il rischio è che il venditore possa bloccarti l'accesso alla tua collezione.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Altroconsumo ha recapitato una diffida ad Amazon.it, Mediaworld.it e Feltrinelli.com per le presunte clausole vessatorie imposte ai clienti sull'acquisto e-book. Al centro della questione il fatto che i libri digitali in verità non si possono acquistare: in realtà si paga per ottenere una licenza di lettura del testo desiderato. Almeno questo sembrerebbe rilevarsi nelle policy di Amazon, Mediaworld e Feltrinelli.

"Non sei proprietario del libro, ma è come se l’avessi preso in prestito a tempo indeterminato: non lo puoi rivendere né prestare. Altre limitazioni, se violate, danno addirittura ad Amazon la facoltà di riprenderselo, senza rimborsarti", sottolinea l'associazione Altronconsumo. "Secondo le clausole del contratto, inoltre, Amazon potrà, a sua totale discrezione, sospendere o chiudere il tuo account".

Altroconsumo

Il problema è risaputo e balzato agli onori della cronaca con il caso di una cliente svedese. In pratica per un disguido legato al suo account si è ritrovata nell'impossibilità di accedere alla sua collezione e-book. Amazon sembrava averla sospesa per aver violato la policy contrattuale, e con questa mossa inibito anche l'accesso ai testi di sua "proprietà". Una doccia fredda per l'intera community, che si è finalmente resa conto che disporre di una licenza di un prodotto è ben altra cosa rispetto al possesso dello stesso. A onor del vero bisogna dire che la vicenda si è poi conclusa positivamente: Amazon stessa ha ribadito che lo status di un account non incide sulla possibilità di accesso alla propria libreria.

"Nel caso tu abbia deciso di conservare tutti gli acquisti effettuati nello spazio online che ti era stato concesso, potresti trovarti nelle condizioni di non potervi più accedere, neppure provvisoriamente, magari solo per recuperare degli appunti personali che avevi archiviato insieme agli e-book", sostiene Altroconsumo, per altro in antitesti con quanto ha detto Amazon sul caso svedese.

L'associazione vorrebbe "la cancellazione o la modifica delle clausole più penalizzanti (vessatorie) per il consumatore". In caso contrario "il passo successivo sarà un'azione inibitoria in giudizio" nel rispetto del Codice del Consumo.

"Per analoghe ragioni abbiamo inviato una diffida anche al sito di Mediaworld, per le clausole vessatorie del suo contratto sui contenuti digitali, e a Feltrinelli.com, per il suo contratto di servizio degli ebook", conclude la nota ufficiale dell'associazione.

La questione rilevata da Altroconsumo è effettivamente degna di nota, anche se di fatto standard di mercato. La maggioranza delle librerie "licenzia" gli e-book e non li "vende". Il concetto di vendita applicato a questo tipo di prodotto digitale dovrebbe fornire all'acquirente una serie di diritti che oggi l'industria non è ancora pronta a concedere liberamente. Si pensi ad esempio alla libertà di copia, distribuzione, etc.

Sarebbe interessante sapere la posizione di Amazon al riguardo. Attendiamo con vivo interesse, anche perché in questo attacco lampo stupisce che Altroconsumo non abbia mai tirato in ballo gli editori...