Amazon pensa all'abbonamento e-book definitivo

Amazon sta per siglare accordi con gli editori per dar vita al primo servizio e-book basato su abbonamento. Si paga un forfait e ogni mese si ha diritto a un certo numero di titoli. Secondo The Wall Street Journal la trattativa è in atto i dettagli non sono ancora stati stabiliti.

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a cura di Dario D'Elia

Amazon sta trattando con il mondo dell'editoria per inaugurare un servizio di prestito e-book, o forse vendita, basato su abbonamento. I dettagli sono ancora pochi ma secondo The Wall Street Journal l'idea di fondo sarebbe quella di replicare i modelli di business già visti nel mondo del video-streaming – si pensi ad esempio a Netflix. 

Si paga una certa cifra al mese per accedere a contenuti - in questo caso libri digitali - per un determinato periodo. In verità non è escluso che con il rilascio in autunno del primo tablet Amazon sia possibile abbonarsi a costi irrisori anche a quotidiani e riviste.

E-book per tutti

Ovviamente non tutti gli editori librari sono entusiasti: alcuni pensano che un'operazione di questo genere potrebbe abbassare il valore dei titoli e contemporaneamente anche complicare i rapporti commerciali con le librerie e le grandi catene di distribuzione.

Secondo le indiscrezioni captate dal quotidiano Amazon punterebbe inizialmente su vecchi classici, e probabilmente i blockbuster degli ultimi anni. Gli editori riceverebbero una sorta di quota per ogni titolo presente nel catalogo, comunque superiore a quanto prevede oggi Apple. 

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Non sono chiare le tariffe finali, ma non è escluso che in una prima fase questo servizio venga presentato come bonus ulteriore per gli abbonati a Amazon Prime. In pratica rientrerebbe negli attuali 79 dollari l'anno che consentono la ricezioni gratuita di ogni bene acquistato e l'accesso a film e show TV. Ovviamente il numero di e-book in prestito mensile sarebbe limitato.

L'idea di eliminare il concetto di possesso dal mondo dei contenuti digitali rappresenta la nuova frontiera. Alcuni potrebbero storcere il naso, ma altri potrebbero trarne grandi vantaggi. "Pay-per-use" è il nuovo dogma: con tariffe adeguate potrebbe essere cosa buona e giusta.