AMD: terzo trimestre oltre le attese grazie ai portatili

AMD presenta una trimestrale che batte le stime degli analisti, anche se c'è una perdita netta dovuta a GlobalFoundries. Bene il comparto dei processori per notebook, anche se la domanda nel settore computer non era quella pronosticata tre mesi fa. L'azienda ha venduto 25 milioni di chip grafici DirectX 11 e ora si appresta a presentare novità in tutti i settori. AMD è più attendista verso i tablet, anche se qualcosa sembra bollere in pentola.

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a cura di Manolo De Agostini

Il terzo trimestre fiscale in casa AMD si è concluso con un fatturato di 1,62 miliardi di dollari e una perdita netta di 118 milioni di dollari dovuta alla partecipazione in GlobalFoundries, senza la quale AMD avrebbe potuto presentare una trimestrale con un utile di 108 milioni di dollari.

L'utile operativo si è attestato a 128 milioni di dollari, mentre il margine lordo ha toccato il 46%, in leggera crescita rispetto al 45% dei tre mesi fiscali precedenti. Gli utili per azione non-GAAP (significa che le affermazioni o le rilevazioni finanziarie non seguono le convenzioni generalmente accettate) sono stati pari a 15 centesimi per azione.

La trimestrale di AMD ha battuto quindi le stime degli analisti di Wall Street, che si attendevano un fatturato di 1,61 miliardi e un utile per azione di 6 centesimi. I dati sono anche leggermente migliori rispetto alla revisione delle stime operata a settembre (AMD vende meno CPU e rivede le stime, come Intel). Il fatturato del terzo trimestre è però inferiore al valore di 1,65 miliardi di dollari (perdita netta di 43 milioni) registrato nel secondo trimestre, ma in crescita del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Dirk Meyer, amministratore delegato di AMD

I dati, visti in un'ottica di comparti, assumono maggiore valore. Il segmento Computing Solutions, che include il fatturato derivato dalla vendita di microprocessori, ha raggiunto gli 1,23 miliardi di dollari, crescendo del 13% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

L'utile operativo di questa divisione è stato pari a 164 milioni, in crescita di 38 milioni di dollari rispetto al precedente trimestre e doppio nei confronti dello scorso anno. Il prezzo medio di vendita dei processori è leggermente sceso considerando al secondo trimestre. AMD d'altronde non ha avuto molte alternative: adottare prezzi competitivi per ottenere ordini dai grandi OEM. A sostenere la crescita del segmento sono stati i processori per notebook, campo in cui AMD sta facendo passi da gigante ma su cui ha ancora enormi margini di crescita.

Per quanto riguarda la divisione dei chip grafici - l'ex ATI per chi non ne fosse a conoscenza - il fatturato è stato di 390 milioni di dollari, in crescita del 33% rispetto allo scorso anno ma in calo dell'11% rispetto al secondo trimestre fiscale 2010. L'utile operativo è stato di 1 milione di dollari, rispetto ai 33 milioni del secondo trimestre e ai 2 milioni del Q2 2009. AMD ha fatto sapere di aver venduto finora 25 milioni di chip grafici DirectX 11. Complessivamente AMD stima per il quarto trimestre un fatturato in linea con quello attuale. Questa dichiarazione non ha influito sulla risposta del mercato, che ha premiato AMD con una crescita del 4,5 percento nel mercato after hours. 

Schede video, AMD ha venduto 25 milioni di chip grafici DX11. E ora arrivano le HD 6000...

Per finire sui dati finanziari, un parametro interessante che inquadra la risalita dell'azienda: AMD ha 11.021 impiegati, contro i 10.649 del secondo trimestre. AMD assume e questo non è solo un indice che ci dice che se lo può permettere, ma anche che ha la forza di rischiare e aumentare lo staff per perseguire nuovi progetti. Sono segnali, ma tutti positivi. 

In ultimo però non bisogna dimenticare che a fronte di una AMD che lotta e reagisce alla crisi, c'è una Intel che genera 3 miliardi di utile netto e ha l'80% del mercato microprocessori x86 (Intel incassa 3 miliardi di utile, e ora i tablet PC). Il divario è abissale e il prossimo anno sarà molto importante per AMD sotto questo punto di vista. Con i processori con grafica integrata nel die per AMD si apre un nuovo capitolo fatto di architetture completamente rinnovate. Il capitolo "Phenom" si chiuderà a favore dei progetti Bobcat e Bulldozer, di cui trovate un'anteprima in questo articolo: Bulldozer e Bobcat, le nuove architetture per CPU di AMD.

"Le prestazioni del terzo trimestre sono state illuminate da margini lordi forti e da un persistente accento sulla redditività, nonostante la debolezza della domanda consumer che ci aspettavamo. La nostra strategia che comprende piattaforme con un'esperienza grafica superiore continua a dare effetti. Guardiamo in avanti, costruendo su questo slancio fino all'arrivo delle prime unità AMD Fusion APU nella parte finale di questo trimestre", ha affermato Dirk Meyer presidente e amministratore delegato di AMD.

L'AD ha anche aggiunto che nei prossimi anni dobbiamo attenderci dei tablet dotati di una parte grafica potente. AMD non ha intenzione di rimanere a guardare e vuole essere della partita sfruttando la nota forza del proprio comparto grafico rispetto a quello di Intel. D'altronde l'azienda non può fare altrimenti, dato che secondo Dirk Meyer i tablet non stanno solo cannibalizzando il mercato notebook/netbook, ma impattano sulle vendite anche dei notebook di fascia media.

iPad e i tablet cannibalizzano la fascia bassa dei notebook

Davanti a uno scenario così, AMD non ha altra scelta che proporre una propria piattaforma per i tablet e i processori Fusion arrivano proprio al momento giusto. Lo stesso Meyer però dice e non dice: da una parte fa capire che AMD vuole essere della partita, ma dall'altra si affretta a precisare (come peraltro già fatto in passato: AMD non farà concorrenza ad ARM, non è in grado) che l'azienda non ha ancora sviluppato una piattaforma tablet e non ha avviato progetti in merito. Evidentemente in AMD ne stanno discutendo ma non si è ancora presa una decisione in merito.