Anonymous caccia gli hacker dell'attacco al blog di Grillo

Il collegio anziano di Anonymous Italia ha sbattuto fuori dal gruppo i tre hacker che la settimana scorsa ha attaccato il blog di Grillo. Erano in minoranza e hanno fatto comunque di testa loro. Il danno maggiore è stato arrecato alla credibilità del progetto Anonymous.

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a cura di Dario D'Elia

Anonymous Italia ha deciso di cacciare "con ignominia" gli autori dell'attacco al sito di Beppe Grillo. L'oscuramento di venerdì scorso (Blog di Grillo oscurato da un cellula di Anonymous) non è proprio andato giù ai capi, come riporta oggi La Repubblica. Tre sciagurati a quanto pare volevano testare una nuova botnet e così hanno pensato al più grande blog italiano.

"Ma erano in minoranza, e non possiamo accettare che qualcuno decida contro il parere della maggioranza", ha commentato uno degli anziani della community. In fondo si sapeva che erano espressione di una minoranza. "Non sono altro che cani sciolti. Sembravano seri, in realtà cercano notorietà", sosteneva uno degli hacktivisti. E così a distanza di qualche giorno ecco arrivare la pena massima: l'allontanamento. La sentenza parla di "motivazioni risibili/infondate/difficilmente verificabili con cui si giustificava" l'attacco.

Anonymous a dir poco sospetti

"Questo attacco è stato un fail clamoroso, non solo perché Anonymous non ha nulla contro Grillo (che porta avanti le sue attività senza percepire soldi pubblici, quindi fuori dalla nostra area di interesse) ma anche perché si poteva considerare come un mezzo d'informazione, seppure non accreditato. Purtroppo questa storia ha minato alla base la residua credibilità che potevamo avere e  me ne dispiace infinitamente", ha aggiunto l'Anonymous veterano intervistato dal quotidiano.

E in fondo l'hacktivista ha espresso la medesima valutazione che avevamo evidenziato il giorno dell'accaduto. Il problema però è che sicuramente non finirà qui. "Ovviamente nulla gli impedisce di tornare sotto altre identità, visto che non chiediamo un passaporto per partecipare", ha concluso l'hacktivista.