Antitrust a gamba tesa sulle esclusive di Sky: il "grande inverno" durerà 3 anni

L'AGCM ha stabilito che per favorire la concorrenza Sky non potrà disporre di di contenuti esclusivi online per i prossimi 3 anni.

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a cura di Dario D'Elia

L'Antitrust ha stabilito che Sky, per 3 anni, non potrà "stipulare esclusive per i contenuti audiovisivi ed i canali lineari (di editori terzi, NdR.) per le piattaforme internet in Italia". In pratica il modello di business che ha consentito alla nota media company di distinguersi rispetto alla concorrenza – si pensi ad esempio all'esclusiva su House of Cards, Game of Thrones e altre serie TV – nei prossimi tre anni su Internet potrebbe subire un duro contraccolpo. Ovviamente saranno escluse le produzioni interne di Sky, come ad esempio Gomorra o altri titoli.

La decisione dell'AGCM è una diretta conseguenza dell'acquisizione da parte del Gruppo Sky di alcuni asset del digitale terrestre di Mediaset Premium. "A conclusione dell’istruttoria, l’Autorità ha rilevato che la realizzazione dell’operazione di concentrazione ha comportato il rafforzamento della posizione dominante del gruppo Sky sul mercato dei servizi al dettaglio della televisione a pagamento (mercato della pay-tv), tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza in tale mercato e nei mercati ad essi connessi  - il mercato della fornitura all’ingrosso di canali televisivi preconfezionati per la televisione a pagamento e i suoi possibili sub-segmenti (basic e premium) e il mercato della licenza dei diritti di trasmissione di contenuti audiovisivi e i suoi sub-segmenti", scrive l'Autorità.

Per questi motivi, secondo l'AGCM, si sono generati "effetti anticoncorrenziali" per di più "irreversibili" e non è stata neanche d'aiuto la "restituzione di parte della società R2 S.r.l. al gruppo Mediaset". Ecco spiegata la decisione di stabilire un periodo di tre anni di congelamento delle esclusive online e comunque consentire l'acquisizione di R2 come ha fatto l'AGCOM.

"In questo modo, l’Autorità ritiene che la concorrenza potenziale delle offerte televisive a pagamento via Internet possa garantire, in futuro, un’adeguata pressione concorrenziale, che permetta una riduzione dei prezzi per i consumatori e un incremento dei contenuti audiovisivi a disposizione degli stessi", conclude l'AGCM.

In sintesi, nei prossimi tre anni i nuovi show, film, eventi sportivi e serie TV di potenziale successo si potranno trovare sulle piattaforme online concorrenti, a patto ovviamente che ne acquistino i diritti.

Il Gruppo Sky ha diffuso una nota ufficiale sulla questione: "Sky prende atto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dato il via libera all’operazione Sky/R2. Siamo sorpresi che l’Autorità abbia deciso di imporre dei 'rimedi' visto che l’operazione di acquisto non è mai stata finalizzata e che le parti hanno già proceduto alla restituzione della piattaforma di R2 nel gruppo Mediaset. Sky si è limitata ad usare i servizi della piattaforma tecnica di Mediaset per poter essere presente con una propria offerta anche sul digitale terrestre".

"Il divieto di esclusive su internet deciso ora da AGCM per Sky appare del tutto ingiustificato e scollegato rispetto al tema della piattaforma tecnica terrestre sollevato dalla stessa Autorità, con il rischio di acuire gli svantaggi e le penalizzazioni già sopportate da Sky verso gli operatori internet in virtù delle evidenti asimmetrie normative e fiscali oggi ancora presenti. Sky farà dunque ricorso nelle sedi competenti".