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Apple ha 51 miliardi di dollari di liquidità , ha dichiarato che intende spenderli (tutti o una parte, non lo sappiamo) e nel mondo finanziario è partita la speculazione. L'indiscrezione che ha più del clamoroso è che Apple avrebbe messo nel mirino Sony. Non è noto se tutta l'azienda, una divisione o alcune parti.
Sony non ha voluto commentare, Apple chiaramente non parla e gli analisti sono divisi tra chi reputa possibile un'operazione di questo genere e chi non la vede alle porte. Noi stiamo decisamente dalla parte di quest'ultimi, anche se è bene ricordare che negli anni '80 Steve Jobs vedeva Sony come un modello, un'azienda da imitare. E com'è noto agli analisti più romantici, il primo amore non si scorda mai.
Ma dato che il momento è propizio e gli analisti con la sfera di cristallo - facendo nomi a caso - prima o poi ci azzeccheranno, non escludono dalla partita anche Adobe e Disney. Il primo nome è abbastanza strampalato visti i rapporti tra le due aziende. Si sa però che Adobe è come una bella camicia, va bene per tutte le stagioni e per questo è stata avvicinata recentemente anche a Microsoft (Microsoft compra Adobe per frenare il diavolo Apple?). Disney non vediamo quale senso avrebbe per Apple.
Tra le aziende citate non potevano mancare Facebook e Electronic Arts. Secondo Michael Patcher, analista di Wedbush Morgan, l'unica azienda che Apple dovrebbe acquistare è Netflix, che ben si adatterebbe al modello di business della casa di Cupertino.
Infine un nome che nella serata di ieri è circolato con maggiore insistenza è stato quello di Spotify, il servizio di streaming musicale che fa concorrenza a iTunes. La stessa azienda però ha smentito qualsiasi speculazione su una possibile acquisizione da parte di Apple.
Non rimane quindi che aprire ufficialmente il toto acquisizione: quale sarebbe un buon investimento per l'azienda di Steve Jobs? Fateci sapere la vostra!