Apple contro l'app anti-spyware: "informazioni fuorvianti"

L'azienda di Tim Cook butta fuori System and Security Info dall'Apple Store. La motivazione: "potenzialmente inaccurata e fuoriviante".

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a cura di Giancarlo Calzetta

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La filosofia in materia di sicurezza adottata da Apple per i suoi dispositive iOS è inflessibile e può essere riassunta con un perentorio "ci pensiamo noi". Tanto che qualsiasi app che abbia la pretesa di ficcare il naso nel settore sicurezza risulta sgradita.

È quello che è successo a System and Security Info, un’app sviluppata da Stefan Esser che è in grado di visualizzare informazioni sullo stato di sicurezza del dispositivo evidenziando anomalia relative alle librerie utilizzate e fornendo informazioni dettagliate su eventuali jailbreak.

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Lo sviluppatore Stefan Esser ha affidato a Twitter le sue proteste per l’esclusione dall’App Store

Insomma: uno strumento utile per verificare se sul dispositivo sia presente un qualche malware o se le impostazioni di sicurezza siano state modificate per consentirne l’installazione.

Peccato che non sia più disponibile per il download. Secondo Apple non rispondeva alle linee guida dell’App Store, per cui non sono ammesse le app che "forniscano funzionalità di diagnostica potenzialmente inaccurate e fuorvianti".

Inutili le proteste dello sviluppatore, che sul suo profilo Twitter ha inviato decine di post sulla vicenda, lamentando per esempio il fatto che molte altre app che offrono le stesse funzionalità sono invece "tollerate" da Apple. 

Chissà perché proprio questa dava così fastidio, considerato che, essendo stata disponibile nell'App store, la stessa avesse già passato i controlli di conformità.

Voci di corridoio dicono che, addirittura, la rimozione potrebbe esser stata motivata dal fatto che una app che si proponga come "controllore" dello stato di sicurezza del dispositivo faccia sorgere il dubbio nell'utente che i dispositivi Apple non sia assolutamente sicuri e questo, come sappiamo, è un punto sul quale la casa di Cupertino è molto sensibile.

Da segnalare, a margine della vicenda, il fatto che in seguito alla notizia siano comparse sullo store numerose app con un nome simile a quella rimossa. Qualcuno, probabilmente, riuscirà a guadagnare qualcosa da tutta questa storia o almeno cercherà di sfruttarla per spacciare un po' di scamware.