Apple Macintosh, 25 anni di onorato servizio

Il Macintosh compie 25 anni. Un passato glorioso e un ritorno alla ribalta. Dopo un quarto di secolo la voglia di stupire non è mai abbastanza.

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a cura di Manolo De Agostini

Tanti auguri Mac, buon venticinquesimo compleanno! Quella grezza scatoletta grigia, partorita dalle menti geniali di Steve Wozniak e Steve Jobs, è giunta al traguardo delle nozze d'argento con Apple e il mondo dell'informatica.

Era il 22 gennaio quando fu presentato, insieme a una pubblicità shock ideata da Ridley Scott, in cui si spiegava che "il 1984 non sarebbe stato come il 1984 dipinto dal libro di Orwell". Apple si preparava a stupire, ad abbattere le barriere del conformismo, a stupire con il suo software, la chiave di tutti i prodotti Apple.

Macintosh era il primo personal computer dotato di mouse, monitor e un'interfaccia grafica. A dire il vero il successo, anche per via del prezzo elevato, non fu incredibile. Tuttavia, l'arrivo del Mac segnò un punto di svolta per l'intera informatica.

Il Mac originale era dotato di un display da 9 pollici in bianco e nero (512x342 pixel), floppy da 3,5", 128 KB di memoria RAM e un processore Motorola 68000 a 8 MHz. Magari qualcuno di voi ce l'ha ancora, in cantina.

Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, ma il Mac è ancora qui e fa un po' specie parlare di 25 anni di onorato servizio, ma ne siamo felici. Tanti prodotti, anche gloriosi, si sono persi per strada. Il Mac no. Apple lo ha difeso con le unghie e con i denti e ora, diversificando il suo business, ne sta assicurando il futuro, indipendentemente dalla sua diffusione sul mercato (in continua crescita).

Siamo quasi certi che tra 25 anni, se Dio vorrà, saremo qui a festeggiare le nozze d'oro. Per ora non possiamo che ripetere un caloroso "tanti auguri"!.