Arriva l’anti-AdBlock su YouTube, evviva ?

Arriva l'anti-adblock per YouTube, è una mossa corretta o solo una volontà di maggior arricchimento da parte di YouTube e Creator ?

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Google ha avviato un esperimento, cioè l’inserimento di un anti-AdBlock che impedisce agli utenti che lo usano di guardare video su YouTube. La richiesta è di disattivare l'adblocker, o di passare a un piano a pagamento.

Un portavoce di YouTube ha confermato il cammino intrapreso, che vede la volontà di convincere gli utenti a provare YouTube Premium o di permettere la visualizzazione di pubblicità. Non è ancora chiara la quantità di utenti di questo campione iniziale, che probabilmente verrà ampliato con il passare dei giorni per permettere a Google di valutare i risultati e definire la strategia finale.

L’argomento degli adblocker è sempre spinoso, e ci siamo permessi di titolare questa notizia chiedendoci se fosse o meno una buona notizia. Da una parte c’è chi ultimamente si lamenta della quantità di pubblicità presente sui video YouTube, che rende la fruizione meno comoda del desiderabile. Dall’altra c’è una schiera di creator che ha fatto di YouTube il proprio lavoro, e che creano contenuti di alta qualità, per cui sarebbe giusto permettergli di ricevere compensi adeguati. Certo c’è anche chi “sfrutta” YouTube, con contenuti di dubbia qualità, cercando di arricchirsi con poco sforzo. Le variabili da considerare nel giudicare la mossa di YouTube sono tante, e non così semplici da valutare.

I creator possono scegliere se monetizzare o meno i propri contenuti, se inserire una quantità di pubblicità minima (ad esempio uno spot iniziale e un’interruzione dopo alcuni minuti), o se inserire più interruzioni pubblicitarie. Chi crea contenuti come hobby probabilmente si accontenta d'impostazioni di monetizzazione base, chi invece vuole gestire un business probabilmente sarà propenso a mettere più annunci.

Perché si aumenta la quantità di spot pubblicitari ? Perché YouTube sta sperimentando l’anti-adblock ? Per avarizia, perché vuole guadagnare più soldi possibili sulle visualizzazioni degli utenti ? O forse per fare fronte al mancato guadagno, qualcuno lo chiamerebbe “danno economico”, creato dagli utenti che usano gli adblocker?

Le molteplici risposte divideranno il pubblico. Certamente a YouTube non mancano visualizzazioni, cioè opportunità di video su cui far passare le pubblicità dei suoi inserzionisti, ma nel contempo ogni visualizzazione “ad-bloccata” è una visualizzazione poco interessante per Google.

Si potrebbe anche pensare che se tutti togliessero AdBlock, allora ci sarebbero meno pubblicità, poiché gli annunci sarebbero distribuiti su una maggior quantità di utenti. E anche i Creator che gestiscono attivamente le interruzioni pubblicitarie potrebbero essere disposti a limitare gli inserimenti nei loro video, poiché avrebbero le stesse opportunità di guadagno con meno spot.

Almeno questo sarebbe l’approccio più corretto per bilanciare la necessità di pubblicità, senza cui i Creator (e anche siti web o qualsiasi servizio) non potrebbe sopravvivere. Ma non siamo nati ieri e certamente ci sarebbe chi si approfitterebbe di questa opportunità di arricchimento superiore.

Insomma, l’argomento rimane difficile, spinoso e aperto a molte scuole di pensiero.