Autobus a idrogeno nel futuro? No, già oggi a Bolzano

A Bolzano sono in circolazione autobus e automobili alimentati a idrogeno, prodotto da energie rinnovabili. Dai loro tubi di scappamento solo vapore acqueo.

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a cura di Pino Bruno

Il primo Centro di produzione d’Idrogeno italiano è stato inaugurato soltanto pochi mesi fa a Bolzano e per le strade della città già circolano i primi autobus Daimler che usano il carburante alternativo. Cioè, fanno il pieno di idrogeno e rilasciano nell'atmosfera soltanto vapore acqueo. La mobilità ad acqua è dunque una realtà anche in Italia grazie ai progetti CHIC (Clean Hydrogen In European Cities) e HyFive, che coinvolgono il trasporto pubblico altoatesino, Daimler, BMW, Honda, Toyota e Hyundai.

Autobus Dymler alimentato ad idrogeno Bolzano

L'idrogeno – ed è questa la cosa più importante - è ricavato da fonti rinnovabili mediante processo di elettrolisi e successivamente purificato, compresso e temporaneamente stoccato in serbatoi sotto pressione. Da questi si utilizza l'idrogeno per alimentare i veicoli. La stazione di approvvigionamento è in funzione presso la stazione autostradale di Bolzano Sud ed è in grado di produrre carburante a sufficienza per rifornire 15-20 autobus oppure centinaia di autovetture.

L'idrogeno è generato esclusivamente da elettricità con certificato verde. L'impianto di Bolzano permette anche di immagazzinare energia che altrimenti andrebbe perduta perché non immediatamente utilizzata. Ad esempio quella prodotta da centrali fotovoltaiche o da impianti non dotati di bacini di accumulazione. Grazie all'elettrolisi, l’energia eccedente viene trasformata in idrogeno che poi le celle a combustibile sugli automezzi trasformano nuovamente in corrente elettrica per azionare il motore.

Autobus Dymler a idrogeno - Hyundai ix35 Flue Cell Bolzano

Oggi a Bolzano circolano autobus Daimler e anche una decina di Hyundai ix35 Fuel Cell, affidate in leasing ad alcune aziende (tra cui Loacker, Wurth e Melinda) con un canone che varia da 800 a 1.300 euro, a seconda dei singoli accordi. L'obiettivo è ancora più ambizioso: creare un corridoio ecologico tra Modena e Monaco di Baviera, grazie ad accordi sottoscritti tra le Province Autonome di Trento e di Bolzano, Autobrennero Spa e le autorità tedesche. Ogni 100 chilometri ci sarà una stazione di servizio con distributori all'idrogeno, alimentati da generatori eolici.

Il Centro di produzione d’Idrogeno di Bolzano è composto da tre fabbricati rivestiti in vetro. Il primo ospita le apparecchiature per la produzione dell’idrogeno per elettrolisi, il secondo gli spazi riservati allo stoccaggio ed ai serbatoi di idrogeno, il terzo le attività organizzative e didattiche. L’idrogeno, impiegato per alimentare i veicoli, viene utilizzato sia allo stato puro, sia miscelato con metano.

L’impianto può produrre 180 Nm³/h, permettendo l’approvvigionamento di una ventina di autobus, o fino a 800 auto a cella a combustibile (con un percorso medio giornaliero di circa 40 km). 1 Nm³ d’idrogeno può sostituire circa 0,35 litri di benzina o 0,3 litri diesel.  La "fabbrica" di idrogeno è in grado di sostituire circa 525.000 litri di benzina o di 440.000 litri di diesel all'anno. Utilizzando questo H2 si possono risparmiare fino a circa 1.200.000 kg di emissioni nocive di CO2 all'anno.

Dopo l'esperienza di Bolzano, le altre città non hanno più alibi.