Banda larga in Italia: un privilegio per poche famiglie

ISTAT ha fotografato la situazione delle famiglie italiane in relazione a Internet e il mondo PC. I dati sono migliori rispetto allo scorso anno, ma comunque sconfortanti. Le famiglie dichiarano di non aver attivato un accesso a Internet per mancanza di competenze (41,7%), perché è considerata una cosa inutile (26,7%).

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a cura di Dario D'Elia

Le famiglie italiane che nel 2011 dichiarano di avere un PC e una connessione Internet sono leggermente aumentate rispetto allo scorso anno, ma non di tanto. Secondo l'ultimo rapporto ISTAT i nuclei familiari che possiedono un personal computer sono il 58,8% (l'anno scorso erano il 57,6%), quelli che accedono a Internet il 54,5% (52,4%) e infine i fortunati con connessione a banda larga il 45,8% (43,4%). Ovviamente quando c'è in casa almeno un minorenne è facile trovare un PC (84,4%) e Internet (78,9%); all'estremo opposto gli anziani di 65 anni e più.

"Tra il 2010 e il 2011 il divario tecnologico relativo al territorio e alle differenze sociali rimane stabile per quasi tutti i beni e servizi considerati. Le famiglie del Centro-nord che dispongono di un accesso a Internet sono oltre il 56%, mentre circa il 49% dispone di una connessione a banda larga, a fronte di valori pari, rispettivamente, al 48,6% e al 37,5% nel Sud", sottolinea il comunicato ufficiale.

Broadband

"Se si confronta la disponibilità di personal computer, di un accesso a Internet e di una connessione a banda larga, il divario tra i nuclei in cui il capofamiglia è un operaio e quelli in cui è un dirigente, un imprenditore o un libero professionista è di circa 24 punti percentuali a favore di questi ultimi".

Le famiglie dichiarano di non aver attivato un accesso a Internet per mancanza di competenze (41,7%), perché è considerata una cosa inutile (26,7%), perché utilizzano il servizio in altri luoghi (12,7%), perché reputano costosi i dispositivi per la connessione (8,5%) e infine perché ritengono costose le tariffe (9,2%).

"Nel 2011 il 52,2% della popolazione di 3 anni e più utilizza il personal computer e il 51,5% della popolazione di 6 anni e più naviga su Internet. Rispetto al 2010 l'utilizzo del personal computer è cresciuto di 1,2 punti percentuali e quello di Internet di 2,6, confermando così il trend crescente che continua ormai dal 2008", continua il documento.

La famiglia italiana

"Le differenze di genere si vanno attenuando nel tempo: se nel 2005 le donne internaute erano poco più di un quarto (26,9%), nel 2011 sono quasi la metà (il 46,7%), a fronte di una quota di uomini pari, rispettivamente, al 37,1% e 56,6%. Fino ai 34 anni le differenze di genere sono molto contenute e tra i ragazzi di 11 e 19 anni si registra il "sorpasso" femminile".

Internet viene utilizzato prevalentemente per spedire o ricevere e-mail (80,7%) e per cercare informazioni su merci e servizi (68,2%). Cresce rispetto al 2010 la quota di coloro che usano la Rete per leggere news o giornali online (+7 punti percentuali), per informarsi su merci e servizi (+5,4), avere informazioni sanitarie (+5).

"La maggior parte delle persone che usano il personal computer sa effettuare operazioni base come copiare o spostare un file (85,4%) o copiare informazioni all'interno di un documento (85,1%), mentre solo il 13,7% sa scrivere un programma per computer (usando un linguaggio di programmazione) e il 28,1% sa installare un nuovo sistema operativo o sostituirne uno vecchio", conclude il documento.

"Quasi la totalità delle persone di 6 anni e più che utilizzano Internet sa usare un motore di ricerca (94,2%) e una quota molto elevata sa spedire e-mail con allegati (83,1%). Oltre la metà degli utenti della rete sa trasmettere messaggi in chat, newsgroup o forum di discussione online (52,7%) e il 41,3% sa caricare testi, giochi, immagini, film o musica, ad esempio, su siti di social networking".