Batteri modificati per la missione umana su Marte, altro che patate spaziali

Il NASA Ames Research Center lavora su batteri modificati capaci di produrre zuccheri per ottenere cibo, carburante, medicine e materiale da costruzione.

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a cura di Dario D'Elia

Il successo del film "The Martian" ha acceso i riflettori su tutte le tecnologie che un giorno potrebbero consentire il sostentamento degli astronauti su Marte. Se Matt Damon ha trasformato le patate in elemento chiave della sua esistenza marziana è pur vero che un veicolo spaziale ha spazi limitati di trasporto. Una delle soluzioni è affidarsi a batteri geneticamente modificati.

Lynn Rothschild del NASA Ames Research Center sta lavorando infatti a un progetto che nel 2017 porterà un batterio su un satellite tedesco. Lo scopo è quello di valutarne le capacità di resistenza a un eventuale lancio, alle radiazioni cosmiche e alla gravità ridotta.

Lo specifico satellite sarà in orbita per 6 mesi a una velocità che consentirà di simulare la gravità marziana – un terzo di quella terrestre. Senza contare la microgravità che troverebbe sulla stazione spaziale.

the martian
La patata spaziale

Nello specifico si tratta di un tipo di placton chiamato Anabaena (modificato) che sfrutta la fotosintesi per produrre zuccheri da anidride carbonica, acqua e luce solare. Gli zuccheri generati potrebbero essere impiegati per ottenere cibo, carburante, medicine e volendo materiale da costruzione (Bacterial origami).

"Lanciare cose attraverso la gravità terrestre è estremamente costoso. Questa è la modalità ovvia per il problema del carico", ha commentato Rothschild. Gli stessi zuccheri generati dall'Anabaena posso essere riutilizzati per alimentare altri batteri modificati – il sistema si chiama PowerCell.

Un'applicazione "bizzarra" è quella che prevede l'impiego di un microbo (Bacillus subtilis) capace di trasformare gli zuccheri in pigmento rosso. Sul satellite tedesco la presenza di un sensore rileverà, grazie a questa indicazione, se i processi di trasformazione rimarranno operativi in ogni condizione.

bacteria origami
Bacteria origami

Sul satellite inoltre ci sarà spazio anche per un altro esperimento che coinvolge direttamente l'Institute of Aerospace Medicine del German Aerospace Centre. Si cercherà di far crescere piccole piante di pomodori sfruttando un batterio e un'alga per trasformare urina sintetica in fertilizzante.

NASA ha in progetto il primo viaggio umano verso Marte dal 2030, ma secondo Amor Menezes della University of California sulla biologia avanzata bisognerà prima convincere gli ingegneri spaziali. "Sono molto conservatori", ha confermato a New Scientis.