BBC sta sviluppando Beep, l'interfaccia vocale che comprende ogni accento

BBC presenterà nel 2020 la sua interfaccia vocale Beep che consentirà di interagire con il sito ufficiale e l'app per lo streaming.

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a cura di Dario D'Elia

BBC
sta sviluppando internamente un'interfaccia vocale, per ora denominata "Beep", che dal prossimo anno consentirà agli utenti britannici di interagire con i suoi servizi online e le funzioni principali della sua app iPlayer dedicata smartphone, PC e Smart TV. La peculiarità dovrebbe essere quella di comprendere ogni accento britannico.

The Guardian anticipa oggi sulle sue pagine online che questa tecnologia, molto più limitata rispetto ad Alexa o Google Assistant, dovrebbe essere pronta per il 2020. In questa fase si parla solo di uno sviluppo software e non di un altoparlante con la tecnologia Beep integrata. L'obiettivo in fondo è quello agevolare l'uso del sito ufficiale della BBC, dell'app per lo streaming ed eventualmente fornire una nuova opzione ai produttori partner della tv pubblica.

Il team di ricerca e sviluppo del colosso inglese ovviamente non è paragonabile a quelli dei concorrenti statunitensi -  anche se nel tempo si è occupato di più settori - ma è pur vero che per ora ci si accontenta di uno strumento vocale per la consultazione di informazioni legate ai palinsesti, programmazione e fruizione.

"Con un suo assistente, la BBC avrà la libertà di sperimentare nuovi programmi, funzionalità ed esperienze senza il permesso di qualcun altro di costruirla in un certo modo. Permetterà inoltre alla BBC di essere molto più ambiziosa nei contenuti e nelle funzionalità di cui gli ascoltatori possono godere", ha affermato un portavoce della BBC.

È risaputo infatti che uno dei motivi per cui è saltato l'accordo con l'app radio TuneIn - che da fine agosto non consentirà più l'accesso ai canali radiofonici in streaming di BBC – è legato al mancato accordo sulla gestione dei dati degli utenti. E dire che secondo il portavoce dell'azienda "le persone conoscono e si fidano della BBC, quindi utilizzerà il suo ruolo di innovatore del servizio pubblico nella tecnologia per garantire a tutti, non solo all'élite tecnologica, di beneficiare dell'accesso ai contenuti e alle nuove esperienze in questo nuovo modo".