Bike sharing elettrico con navigatore per ridurre traffico e smog

Danimarca, Paesi Bassi e Svezia si confermano i paesi europei più a due ruote. A Copenhagen sta avendo successo il nuovo servizio di bike sharing: biciclette elettriche equipaggiate con navigatore satellitare e computer di bordo.

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a cura di Pino Bruno

Un computer è come una bicicletta per le nostre menti, diceva Steve Jobs, e a Copenhagen lo hanno preso in parola. Nel paese più a due ruote d'Europa, come conferma anche quest'anno il Cycling barometer della European Cyclists Federation (ECF), hanno seguito il consiglio del fondatore di Apple. Cioè hanno aggiunto motore elettrico, computer e navigatore satellitare e messo in piedi un efficiente e capillare servizio pubblico di bike sharing.

Le bici elettriche di Bycykel sono dappertutto nella capitale danese, dove 150mila persone pedalano ogni giorno per spostarsi da un capo all'altro della città sulla fitta rete di piste riservate. Per altro i semafori, grazie a un sistema di rilevamento velocità e sincronizzazione, favoriscono il passaggio delle biciclette con velocità di crociera di 20 chilometri orari.  

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Bycykle è la ciliegina sulla torta, iniziativa dedicata a quanti devono fare lunghe distanze e vogliono arrivare a destinazione più in fretta e senza troppi affanni, ai ciclisti meno giovani e in salute e ai turisti che preferiscono le due ruote ai bus e alla metropolitana e trovano utile il GPS. Per usare la bici elettrica non è necessario fare code agli sportelli. Ci si registra all'istante, sul grande display del navigatore, scegliendo nome utente e PIN e digitando il numero della carta di credito. Dopo il login, la bici si sblocca dalla rastrelliera - che serve anche per la ricarica della batteria - ed è pronta all'uso.

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I punti di prelievo e consegna sono già numerosi e in continua espansione, grazie alla collaborazione con l'amministrazione comunale. Quando la bici non serve più, il navigatore indica la rastrelliera più vicina e sul display appare la cifra spesa per il noleggio, mentre la ricevuta arriva via e-mail dopo qualche minuto. Costa circa 3 euro l'ora ma conviene più abbonarsi per 9 euro al mese. In questo caso la prima mezz'ora di utilizzo è sempre gratuita e il tempo successivo costa 0,80 euro l'ora. Prezzi abbordabili anche per la costosa capitale danese.

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Veniamo alla tecnologia adottata. La batteria a ioni di litio (37 V, 10.000 mA) garantisce un'autonomia dai 25 ai 40 chilometri. Dipende da quanto si vuole essere aiutati nella pedalata. Il computer di bordo valuta lo stile di guida e adegua la spinta del motore (250 Watt) alla pendenza. Non c'è che da scegliere, se non si vuole faticare troppo e sudare. Gli pneumatici sono a prova di foratura ma comunque, in caso di bisogno, si spinge sul display il tasto di richiesta di aiuto e arriva immediatamente il meccanico con una bici sostitutiva.

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Efficiente anche il customer care, come abbiamo potuto constatare quando abbiamo trovato la rastrelliera occupata, mentre il computer di bordo segnalava tre slot liberi e, nell'attesa, abbiamo pagato 25 corone in più. 15 minuti dopo la segnalazione del disservizio, la cifra è stata riaccreditata con mille scuse.

Bycykle è un'iniziativa della startup olandese – danese Gobike, che ha già attivato questo servizio avanzato di bike sharing anche a Frederiskberg (Danimarca), Stavanger (Norvegia), Barcellona (Spagna) e Utrecht (Paesi Bassi). Va ricordato che a Copenhagen ci sono 370 chilometri di piste ciclabili per 583.348 abitanti, con due ponti dedicati alle sole bici. A proposito, nel Cycling Barometer 2015 l'Italia è al 17/esimo posto su 28. 

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