Gli analisti di JPMorgan, una delle più importanti banche degli Stati Uniti, guidati da Nikolaos Panigirtzoglou, hanno spiegato in una nota che bitcoin sarebbe in grado di raggiungere il suo obiettivo di superare quota 100mila dollari solo se la sua volatilità scendesse bruscamente per consentire agli investitori avversi al rischio di sentirsi abbastanza a proprio agio da aggiungerlo al loro portafoglio, e citando quindi il crollo dei prezzi di maggio come uno dei motivi per cui gli investitori istituzionali sono rimasti guardinghi.
In particolare, molti analisti ed esperti di mercato hanno previsto che il valore di bitcoin potrebbe salire fino a 100.000 dollari prima della fine dell'anno, citando l'aumento dell'inflazione, che ha raggiunto il punto massimo degli ultimi 13 anni negli Stati Uniti. Questa paura ha portato all'afflusso di molti investitori istituzionali che sono stati attivamente alla ricerca di un mezzo per proteggersi da questa marea crescente.
Mentre la scelta di questi investitori in passato sarebbe stata l'oro, l'ascesa dei millennial nello spazio degli investimenti potrebbe portare al "crowding out dell'oro come valuta 'alternativa'" dando così spazio alla crescita di BTC nel lungo periodo.
La banca, tuttavia, ha avvertito che se la natura volatile dell'asset dovesse tornare in azione, potrebbe portare il suo valore a crollare a circa 30.000 dollari, come si è visto all'inizio dell'anno, ma hanno sostenuto che "non c'è dubbio che le criptovalute e gli asset digitali più in generale sono una classe di attività emergente e quindi su una tendenza al rialzo strutturale pluriennale".