Bitcoin, se avete perso soldi è perchè la vostra memoria non funziona bene

Una nuova ricerca ha verificato che chi tende a perdere troppi soldi durante le operazioni finanziarie tende a fidarsi troppo della sua memoria che però... non funziona benissimo.

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a cura di Alessandro Crea

Il crollo di bitcoin e altre criptovalute martedì è stato un duro promemoria dei pericoli dell'eccessiva fiducia. Quest'ultima è una caratteristica endemica dei mercati finanziari. Gli investitori troppo fiduciosi commerciano più frequentemente e più negoziano, più sono propensi a commettere errori di investimento comuni. La ricerca accademica però si è concentrata soprattutto sul fenomeno dell'eccessiva fiducia in sè, molto meno invece ai motivi per cui è così diffusa. L'eccessiva fiducia è solitamente spiegata facendo appello a errori di elaborazione delle informazioni come il pregiudizio di conferma, in cui cioè un trader potrebbe prendersi il merito di una transazione vincente ma incolpare la sfortuna per una in perdita. Tuttavia una nuova ricerca pubblicata negli Atti della National Academy of Sciences (PNAS), evidenzia una spiegazione diversa: la memoria distorta per le prestazioni passate.

Il legame tra i ricordi difettosi dei trader e l'eccessiva fiducia è stato sospettato già da qualche tempo ed ora i dati raccolti sembrano confermare l'idea. Nella ricerca è stato chiesto agli investitori di ricordare la performance delle loro operazioni più importanti – sia vincenti che perdenti – in un orizzonte temporale di un anno. Successivamente sono state poste loro una serie di domande per capire il livello di eccessiva fiducia e la frequenza con cui commerciano. Infine è stato chiesto agli investitori di accedere ai propri rendiconti finanziari e di verificare le vere prestazioni delle operazioni svolte.

Gli scienziati hanno quindi confrontato le cifre riportate a memoria e quelle reali dei loro rendiconti finanziari, riscontrando così la presenza di ben due pregiudizi di memoria: "distorsione" e "dimenticanza selettiva". La prima prevede che i ricordi riportati alla mente sono mediamente sempre positivamente distorti. I risultati positivi sono ricordati come più positivi e quelli negativi come meno negativi. L'oblio selettivo invece indica che gli investitori erano più propensi a ricordare i successi che le sconfitte.

La ricerca ha anche identificato un possibile rimedio, un semplice intervento che mitiga i pregiudizi della memoria e quindi riduce l'eccessiva fiducia:; chi infatti ha semplicemente verificato il proprio rendimento effettivo all'inizio dell'esperimento invece che verso la fine, non ha avuto alcuna opportunità di ricordi distorti, ottenendo così risultati migliori nelle operazioni successive.

Questa scoperta suggerisce che i broker potrebbero mitigare l'eccessiva fiducia rendendo la cronologia del trading e i confronti pertinenti più facilmente accessibili quando i loro clienti prendono decisioni di trading. È comune che la nostra visione del passato sia eccessivamente rosea. Ad esempio, la distorsione della memoria è stata trovata tra gli studenti universitari che ricordavano i loro voti di scuola superiore come superiori a quelli raggiunti nella realtà e tra i pazienti che ricordavano i loro punteggi di colesterolo e le categorie di rischio cardiovascolare come più favorevoli di quanto fossero in realtà.

Questi effetti sono in genere attribuiti al desiderio delle persone di mantenere un'immagine positiva di sé, il che, ovviamente, è importante. Ma i benefici che aumentano l'ego della memoria distorta sulla performance degli investimenti comportano un costo significativo. Insomma, la conclusione è semplice: non fidatevi della vostra memoria, ma basatevi su dati oggettivi.