Canone TV sempre legato al possesso di un televisore. PC e tablet non contano

Il sottosegretario con delega alle Comunicazioni Antonello Giacomelli ha confermato che il nuovo canone Rai rimarrà legato al possesso della TV.

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a cura di Dario D'Elia

Il canone Rai dovrà essere pagato da tutti coloro che possiedono una televisione. Su questo punto non influirà la nuova norma inserita nel decreto Stabilità. Il sottosegretario con delega alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, stamani intervenendo a Radio 24 durante la trasmissione "Attenti a noi due", ha confermato che la discriminante per il pagamento del canone continuerà a essere la proprietà di una tv.

TV
Pagare in relazione al possesso, non la dimensione

"Abbiamo solo aggiunto una presunzione del possesso del televisore che è il contratto di fornitura elettrica per l'abitazione dove si è residente", ha dichiarato Giacomelli. "L'impianto della norma non cambia".

Non solo. Giacomelli ha assicurato che sono esclusi dal pagamento i possessori di PC, tablet e smartphone. Insomma, è probabile che in futuro verrà affrontata la questione della fruizione con altri apparecchi ma la riforma non prevede svolte in tal senso.

Per quanto riguarda la modalità di pagamento – in bolletta – è confermato che la voce "canone" non sarà sottoposta a nessuna imposta. Si pagheranno complessivamente 100 euro, rateizzati.

"La sanzione attualmente prevede da 2 a 6 volte (il canone, NdR.). C'era un'ipotesi del Ministero dell'Economica di portarla a cinque volte. Deciderà alla fine il Parlamento", ha aggiunto Giacomelli.

Infine, la questione "autocertificazione" che consentirà alle famiglie prive di televisore (3% in Italia secondo ISTAT) di evitare il pagamento del canone. Non cambia nulla rispetto al passato, l'unica novità è che viene esplicitata questa modalità. E come prevede la legge chi dichiarerà il falso si macchierà di un reato, con tutti i rischi e le conseguenze del caso.

Giacomelli ha concluso tirando in ballo gli attuali evasori (circa il 30%). Ebbene, chi non ha mai pagato – ma avrebbe dovuto – non sarà stanato. Di fatto pagando dal 2016 in bolletta tutto verrà dimenticato e gli eventuali trascorsi apparterranno al passato. "D'altronde uno potrebbe dire che il televisore l'ha comprato solo nel 2016", ha ironizzato il sottosegretario.

"Si può discutere sulla legittimità del canone, ma non è giusto tollerare l'evasione considerato il 70% che paga".