Catricalà: dall'Antitrust narcolettica alle deleghe TLC

Antonio Catricalà avrà le deleghe per le telecomunicazioni. Tra il 2005 e il 2011 è stato presidente dell'AGCM, quindi non gli mancano le competenze. L'Agenda Digitale potrebbe finalmente ripartire.

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a cura di Dario D'Elia

Il viceministro allo Sviluppo economico Antonio Catricalà sarà probabilmente il nuovo referente del Governo per le telecomunicazioni. "Presto avrò le deleghe alle TLC", ha dichiarato durante la trasmissione Radio Anch'io di Radio1. "Ci sono dei problemi di assegnazione ma si risolveranno presto".

Antonio Catricalà

La notizia per alcuni sarà esaltante, ma per altri un po' meno. La nota positiva è che finalmente verrà affrontato il nodo Agenda Digitale. "Lo sviluppo del digitale può portare alla creazione di oltre 200mila posti di lavoro", ha ricordato Catricalà. "La mancata de-materializzazione dei rapporti con la pubblica amministrazione costa alle imprese 15 miliardi, se rispondiamo a questo problema otterremo risparmi per le imprese pari al 3% del Pil. Io, in particolare, sono concentrato, sul settore delle TLC che riguarda più del 2,7% del PIL e che è in grado di trainare altri settori".

La nota "negativa" è che sebbene a Catricalà si debba riconoscere competenza ed abilità, i suoi 6 anni come presidente del Garante della Concorrenza e del Mercato non sono stati granché esaltanti. Possibile che tra il 2005 e il 2011, ad esempio, non si sia reso conto di qualche indizio legato all'abuso di posizione dominante attuato da Telecom Italia? La lista di piccole disattenzioni si spinge oltre (basta un'occhiata al nostro archivio), ma è anche vero che le istituzioni di garanzia italiane non sono indipendenti dalla politica, come d'altronde prevedono i rispettivi statuti.

Allora, diciamo che Catricalà parte da zero. E che con le deleghe sulle TLC d'ora in poi sarà responsabile nel bene e nel male di cosa sarà attuato. Limitatamente a questa fase ovviamente. A meno che non si decida di riconoscere ogni successo sempre e solo agli ultimi di mazzo.