Il mercato italiano mantiene la propria originalità

Il CeBIT 2007 si presenta alla stampa italiana e ribadisce il proprio primato di evento ICT con il maggior numero di espositori e visitatori al mondo. Secondo gli organizzatori della fiera di Hannover tutto l'ICT che conta passerà dal CeBIT, nella sua funzione storica di aggregatore del business tecnologico europeo.

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a cura di Roberto Buonanno

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Il mercato italiano mantiene la propria originalità

In Italia, secondo i dati di Net Consulting, le telecomunicazioni hanno un peso molto elevato rispetto al totale ICT. Negli altri paesi europei, infatti, IT e telecomunicazioni si equivalgono, mentre in Italia queste ultime valgono il 66% del totale. Questo è dovuto alla particolare passione italiana per i telefonini che comunque non è più un traino sufficiente per la crescita complessiva del settore.

Il mercato delle telecomunicazioni, valutato in 43 miliardi di euro nel 2005, ha rallentato la propria crescita nel primo semestre 2006, passando dal 2.9% allo 0,6%. Secondo Net Consulting la domanda di telecomunicazioni è tutt'altro che diminuita. I volumi infatti crescono, con +13% di SIM attive per un parco totale di 75 milioni, molto più di una per abitante. Gli utenti di banda larga aumentano a loro volta del 37.2% , con una corrispettiva crescita del volume traffico dati e Internet del 60%. La causa della riduzione di crescita del mercato va quindi ricercata nel fenomeno del downpricing, sul quale pesano molto gli interventi dell'Authority mirati alla riduzione dei costi dell'interconnessione fisso/mobile. Il mercato IT italiano invece sorprende, aumentando il proprio tasso di crescita dallo 0,4% all'1,1%.

Il segmento che cresce maggiormente è quello dell'hardware, con risultati decisamente interessanti nelle vendite dei computer. Le famiglie e soprattutto le imprese stanno rinnovando il parco macchine e per il 2007 Net Consulitng prevede un nuovo boom, guidato soprattutto dal lancio di Vista, che pochi computer attuali possono supportare al 100%. Per maggiori approfondimenti invitiamo alla lettura di Aziende: quando e come passare a Windows Vista.

Nel dettaglio, l'IT italiano vale 22 miliardi di euro, con un fatturato per impresa decisamente ridotto rispetto, per esempio, alla media tedesca. Questo dipende dal fatto che il 93% delle imprese che operano nell'IT italiano sono piccole, ovvero da zero a nove addetti. Quelle con più di 250 addetti sono solo lo 0,1 %, quelle con più di 20 addetti sono poco più di 1200. Inoltre, meno di un'azienda italiana su dieci è "internazionalizzata". Gli italiani esportano molto meno di quanto importano e solo il 24% delle aziende nostrane pratica lo scouting tecnologico, ovvero la ricerca di nuove tecnologie e conoscenze convenienti da importare. Le medie imprese italiane dimostrano di avere un valore interessante che però è sprecato su un mercato relativamente piccolo. Secondo Net Consulting quindi l'unica alternativa per crescere, che non è più un'opzione ma un obbligo, è di aprirsi ai mercati esteri.