Che cos'è SEO: l'ottimizzazione di un sito spiegata facile

"Manuale di SEO Gardening" di Francesco Margherita è un ebook che spiega con semplicità l'ottimizzazione di un sito web per i motori di ricerca. Margherita gioca anche la carta della sociologia per ottenere migliori risultati.

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a cura di Dario D'Elia

SEO cos'è? SEO cosa significa? SEO cosa vuol dire? SEO quanto costa? Search Engine Optimization sta per ottimizzazione dei siti per i motori di ricerca ma nasconde un mondo. Una dimensione che viene esplorata con semplicità e schiettezza dal nuovo ebook "Manuale di SEO Gardening" di Francesco Margherita. Ne abbiamo approfittato per un'intervista.

Manuale di SEO Gardening

Manuale di SEO Gardening

Manuale di SEO Gardening
Manuale di SEO Gardening Manuale di SEO Gardening

Raccontaci di te. Il tuo percorso

Mi chiamo Francesco Margherita e sono un SEO. Curo il blog seogarden.net e vivo a Portici, in provincia di Napoli, ma sto per trasferirmi in Irpinia a Grottaminarda. Sono un sociologo. Questo mi condanna ad essere diverso, a volte incompreso dai miei fratelli che invece provengono da background informatici, ma allo stesso tempo mi consente di riflettere su come aiutare la comunità a cui appartengo, facendo il mio lavoro per quello che sono, meglio che posso. A questo proposito ho scritto il Manuale di SEO Gardening, un libro che racchiude tutte le mie riflessioni sulla SEO filtrate attraverso la lente della sociologia.

Da quanto tempo ti occupi di SEO e come ci sei cascato?

Ho cominciato a occuparmene circa 7 anni fa all'inizio del 2008. Avevo appena finito l’università. Un vecchio amico, squattrinato come me, mi propose di fare una società e lavorare sul web. Né io né lui avevamo idea di cosa volesse dire. Ci lanciammo a capofitto come tanti in quel periodo. La passione per i motori di ricerca risale agli insegnamenti di (e alle passeggiate con) Derrick de Kerckhove.

Tutto è cominciato un giorno, in giro per Napoli. Un violinista suonava sul ciglio di via Benedetto Croce e il sole ci accarezzava in quella strada senza tempo né forza di gravità. Derrick mi parlò di come avremmo finito tutti con lo sviluppare un nuovo approccio “tattile” agli oggetti di conoscenza raggiunti attraverso il web. "toccare a distanza" era la rivoluzione che stavamo vivendo e aveva una portata paragonabile solo a quella dell’introduzione della prospettiva in pittura nel ‘500. Sì, in quel pomeriggio di Aprile capii che il web portava con sé un nuovo rinascimento. Niente sarebbe stato come prima. A quel punto, cascarci dentro con tutte le scarpe era inevitabile.

Francesco Margherita

È pur sempre questione di messa a fuoco

Come spiegheresti il SEO al grande pubblico?

La SEO è l’ottimizzazione di un sito web per i motori di ricerca. Non si tratta di imbrogliare un algoritmo complesso, ma di individuare strade per trasmettere agli utenti del web che c’è attenzione per quello che si fa, che c’è la volontà di migliorarsi ogni giorno e che si deve avere qualcosa da dire come persone, prima che come aziende.

Qual è la tua visione sull'argomento?

Il mio punto di vista sulla SEO passa per l’analisi sociologica delle conversazioni online, per l’individuazione delle intenzioni di ricerca e per l’osservazione della sottostruttura nelle relazioni semantiche tra entità e parole chiave. Opero nel punto di congiunzione tra motori di ricerca e social network, perché Google non può più fare a meno di tener conto dei segnali sociali e di utilizzarli come indicatore della qualità di un contenuto o di un sito web. La sfida oggi si gioca a metà strada tra codice, contenuti e passaparola inseriti nel mercato della domanda e dell’offerta di informazioni.

Anni fa si apriva un blog o un sito e si iniziava a pubblicare, adesso il primo pensiero sembra essere il SEO, perché secondo te?

Forse anni fa non c’era la concorrenza tra siti web che esiste oggi su tanti segmenti di mercato. Ogni volta che fai una ricerca, Google risponde con 10 risultati. Pochissimi consultano la seconda pagina. È chiaro che negli ultimi anni via via, gli imprenditori si domandano sempre più spesso quali accortezze tenere per trovarsi tra quei 10 privilegiati.

Francesco Margherita

Francesco Margherita

Non credi che tutta questa attenzione al SEO a volte faccia perdere il focus su elementi più importanti?

Questo in effetti è un problema, perché prima di ragionare su come rendere un sito web “popolare”, si dovrebbe pensare a come costruire un sito web utile per gli utenti. In questo passaggio c’è la contrapposizione (aspra) tra due scuole di pensiero nella nostra famiglia. Da una parte i furbi, dall’altra i virtuosi. Imbrogliare Google o studiare le sue regole? Meglio un cracker o un hacker? Pensaci bene, la risposta non è scontata.

La componente SEO incide così tanto sulla visibilità e monetizzazione di un sito?

Un progetto web non vive di sola SEO, ma dell’impegno e della volontà forte di chi investe tempo e risorse per migliorare la propria vita insieme a quella dei propri utenti.

Come si sta al passo dell'evoluzione SEO?

Oggi posso dirlo. O ti metti in ascolto di te stesso, a patto però di avere una certa sensibilità e una dedizione assoluta all’approccio escatologico, oppure frequentando la comunità dei Fatti di SEO su Facebook, un gruppo che ho messo insieme un anno fa, è che oggi contro ogni aspettativa è la community SEO più interagita in Italia. Certe cose non si possono controllare, si possono solo scegliere.

Si parla di SEO pensando sempre a Google, ma gli altri motori di ricerca?

Gli altri motori di ricerca sono imbarazzanti.

Sotto il profilo professionale quali sono le potenzialità del lavoro di consulente SEO?

Sempre più grandi. Chi mi conosce sa che trascorro tutto il tempo nel mio studio dialogando su Skype con persone che mi contattano da qualunque pizzo di montagna sperduto per una consulenza SEO. Non siamo più di 200 e abbiamo una platea di 4.000.000 di imprese solo in Italia. Immaginando che solo l’1% cerchi un SEO, i conti sono facili. Abbiamo lavoro per altre 140 vite (ognuno di noi).