CitBOT, ecco l'IA che risponde alle domande su testamento biologico e libertà civili

CitBOT è una chatbot basata su IA, sviluppata da Revevol Italia per conto dell'Associazione Luca Coscioni, pensata per rispondere alle domande degli utenti su testamento biologico e libertà civili.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Il testamento biologico e le libertà civili in generale sono un argomento assai delicato, su cui le informazioni non sono mai abbastanza. In Italia, nonostante ci sia una legge sul biotestamento approvata in via definitiva a dicembre del 2017 e poi entrata ufficialmente in vigore il 31 gennaio 2018, lo Stato non si è ancora occupato di effettuare alcuna campagna di comunicazione sul tema. Per questo Revevol Italia ha sviluppato per conto dell'Associazione Luca Coscioni CitBOT, la prima chatbot basata su IA in grado di consentire al cittadino la difesa delle proprie libertà civili.

CitBOT ha già completato la prima fase di prova che ha coinvolto gli iscritti dell'Associazione e al momento risponderà alle domande standard relative all'applicazione della legge sul testamento. "Grazie anche al contributo di attivisti volontari, sono oggi circa 1.000 le domande e risposte cui è in grado di rispondere CitBOT, aiutando il cittadino a orientarsi per usufruire della legge sulle disposizioni anticipate di trattamento", ha commentato Pietro Migliorati, Vice-tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni e coordinatore del progetto. "Per ora il sistema riesce solo a rispondere a domande semplici, ma abbiamo avviato questa seconda fase di prova rivolta al pubblico generale proprio per migliorare le prestazioni di CitBOT che, imparando dall'esperienza, aumenterà la propria affidabilità".

"Siamo partiti con il testamento biologico perché abbiamo toccato con mano la fame di conoscenza da parte dei cittadini. Nonostante la legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento preveda un obbligo di informazione per cittadini e medici, nulla è stato fatto dal Governo in questa direzione", ha spiegato l'Avv. Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni. "Abbiamo perciò deciso di sopperire, con l'aiuto della tecnologia, a una vera e propria diserzione dello Stato nel garantire il diritto alla conoscenza su un tema così importante e delicato".

"Oggi i grandi investimenti sull'intelligenza artificiale sono realizzati fondamentalmente con due obiettivi: aumentare l'efficacia nel vendere i prodotti, oppure nel controllare i cittadini. È indispensabile investire anche su un modello alternativo: l'intelligenza artificiale civica, per rafforzare il potere del cittadino nel difendere i propri diritti e libertà fondamentali", ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni e ideatore di CitBOT.

Già attivo sul sito ufficiale e su Telegram al canale TeleCitBOT, a breve estenderà le risposte anche ad altri temi di libertà fondamentali e sarà disponibile sul sito ufficiale dell'Associazione Luca Coscioni oltre che attraverso Messenger di Facebook, WhatsApp e i software di assistenza vocale Google Assistant, Siri e Alexa.