Corsair non è in vendita, vuole solo diventare la numero uno

Corsair fa chiarezza sulle voci che la vedevano pronta a finire nelle mani di Francisco Partners. L'azienda ha effettivamente raggiunto un accordo con il fondo di private equity, ma solo per ottenere la liquidità necessaria a perseguire una strategia più aggressiva, fatta di nuove acquisizioni.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Corsair non è in vendita e anzi vuole acquisire altre aziende. Nei giorni scorsi un documento finanziario, in cui il nome del produttore di periferiche e componenti per PC era stato accostato a quello del fondo di private equity Francisco Partners, aveva sollevato alcuni interrogativi sul destino dell'azienda statunitense.

Stando a quanto dichiarato dalla società, in realtà "Francisco Partners sta per investire una piccola quantità di denaro in Corsair per aiutare l'azienda a compiere altre acquisizioni". L'operazione dovrebbe concludersi nelle prossime settimane con un esborso del fondo di circa 75 milioni di dollari.

Francisco Partners diventerà un nuovo azionista, ma non sono in vista cambiamenti nel management dell'azienda, quindi non dovrebbe acquisire una quota di maggioranza. Secondo colleghi statunitensi del sito Techreport "Corsair ha fatturato 455,2 milioni nel 2011 e afferma di essere in utile anche oggi. Potrebbe valere ben oltre un miliardo di dollari, forse quasi due".

Come abbiamo già avuto di scrivere nella precedente notizia, Corsair aveva intenzione di entrare in Borsa, ma l'azienda ci ha ripensato. "Credevamo che i mercato pubblici non avrebbero capito o valutato correttamente la nostra nicchia di mercato".

Così grazie alla liquidità portata da Francisco Partners Corsair potrebbe procedere a nuove operazioni, forse ancora più importanti di quelle passate. Ricordiamo infatti che nei mesi precedenti l'azienda ha acquisito la scozzese Simple Audio e la tedesca Raptor Gaming. La società non fa infatti mistero di voler diventare "leader dei mercati del gioco e della musica". Piani bellicosi quindi, che non vediamo l'ora di capire come si concretizzeranno.