Corte UE, no al media player per lo streaming pirata

La Corte di Giustizia UE ha confermato che un media player per lo streaming pirata viola le norme sul copyright poiché privo del permesso sull'uso dei contenuti.

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a cura di Dario D'Elia

Si chiama Mediaplayer X9 (filmspeler) e consente di vedere in streaming film, sport e serie TV pirata con una facilità talmente disarmante che il suo successo è diventato quasi virale nel Nord Europa. Ma la pacchia è finita, stando alla sentenza di oggi della Corte di Giustizia UE.

Filmspeler

Stichting Brein, l'associazione che rappresenta le industrie discografiche e cinematografiche dei Paesi Bassi, si era rivolta al Tribunale di Midden-Nederland nel 2014 per interromperne le vendite ma i giudici furono costretti a chiamare in causa la Corte di Giustizia UE per una corretta interpretazione delle norme sul copyright.

mediaplayer

Qual è la peculiarità di "filmspeler"? Si tratta di una piattaforma  hardware-software semplificata per lo streaming che si appoggia a un media player e un sistema di estensioni pre-caricate. In pratica è sufficiente acquistare il dispositivo al prezzo di 179 euro per godere di eventi sportivi, film e qualsiasi contenuto video che si desideri. Il tutto senza perdere tempo con configurazioni o altri dettagli.

"Il sig. Wullems sostiene che lo streaming di opere tutelate dal diritto d'autore provenienti da una fonte illegittima rientra nell'eccezione di cui all'articolo 13a della legge sul diritto d'autore, il quale dev'essere interpretato alla luce dell'articolo 5, paragrafo 1, della direttiva 2001/29, di cui costituisce la trasposizione nel diritto olandese. Orbene, secondo il giudice del rinvio, la Corte non si è ancora pronunciata sul significato del requisito di un 'utilizzo legittimo' ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, lettera b), della direttiva 2001/29", è la sintesi della difesa.

filmspeler

La Corte di Giustizia UE oggi ha dato ragione a Stichting Brein fornendo anche la corretta interpretazione in tema di copyright della cosiddetta "comunicazione al pubblico". Da ricordare comunque che "filmspeler" fornisce un dispositivo e del software generico che può essere impiegato per svolgere attività di streaming, ma ogni contenuto con copyright non è residente né su hardware né su server dell'impresa.

La Corte UE ha spiegato che la comunicazione al pubblico "deve essere interpretata nel senso che essa ricomprende la vendita di un lettore multimediale, come quello di cui al procedimento principale, nel quale sono state preinstallate estensioni, disponibili su Internet, contenenti collegamenti ipertestuali a siti web liberamente accessibili al pubblico sui quali sono state messe a disposizione opere tutelate dal diritto d'autore senza l'autorizzazione dei titolari di tale diritto".

Inoltre ha ribadito che "atti di riproduzione temporanea, su un lettore multimediale come quello di cui al procedimento principale, di un'opera tutelata dal diritto d'autore ottenuta via streaming su un sito web appartenente a un terzo che offre tale opera senza l'autorizzazione del titolare del diritto d'autore non soddisfano i requisiti indicati nelle menzionate disposizioni".

In sintesi, Wullems è destinato a interrompere ogni attività di vendita online. E infatti il prodotto in queste ore è scomparso dal suo sito ufficiale... ma pare ancora acquistabile su siti Web statunitensi.