Creato batterio con DNA artificiale, porta speranza e paura

In California è stato creato un batterio dotato di un DNA mai visto prima.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La manipolazione genetica torna a far discutere, questa volta per via di un batterio. Alcuni ricercatori dello Scripps Research Institute (SRI, California) infatti ne hanno creato uno il cui codice genetico si compone di sei lettere invece delle quattro abituali. In altre parole è stata sintetizzata una forma di vita nuova, sconosciuta, un vero e proprio alieno.

Le lettere in questo caso stanno a indicare i nucleotidi, molecole che formano la base del DNA. Possono essere di quattro tipi, indicati da altrettante lettere, e sono organizzati in gruppi di tre o quattro lettere. I ricercatori dello SRI sono riusciti ad aggiungere due nucleotidi artificiali al codice genetico di un batterio della famiglia E.Coli.

La creazione di codice genetico nuovo permette ai ricercatori "di scrivere più parole e raccontare più storie", come ha affermato Floyd Romesberg, un chimico che partecipa alla ricerca. Ci si riferisce alla possibilità che il nuovo DNA possa produrre proteine sconosciute, grazie proprio a quelle due lettere in più.

Naturalmente però questo tipo di ricerca porterà anche a nuove complicazioni nel dibattito etico riguardo alla ricerca genetica, e sarà necessario sviluppare un nuovo quadro di regole e leggi ad hoc. Ci sarà senz'altro chi riprenderà l'adagio del "giocare a fare Dio", ma sembra che per il momento si possa stare relativamente tranquilli: se questo batterio dovesse "scappare" dal laboratorio probabilmente morirebbe entro brevissimo tempo perché si alimenta e si riproduce solo grazie all'apporto di molecole sintetiche fornite dagli scienziati stessi. In altre parole non può infettare altri esseri viventi, esseri umani compresi.

Starà al lettore decidere se fidarsi o meno di queste rassicurazioni, ma gli scienziati sono certi di aver trovato qualcosa d'importante e infatti hanno già creato una società per sfruttare eventuali brevetti e raccogliere profitti generati dalla creazione di nuovi vaccini e medicinali. Il fatto che questo tipo di batterio non si possa riprodurre dentro a un organismo infatti lo rende ideale per la creazione di un vaccino più sicuro, perché produrrebbe la desiderata reazione immunitaria con rischi molto ridotti rispetto a quelli attuali.

Floyd Romesberg

Questa ricerca si aggiunge alle molte che si stanno svolgendo nel mondo in ambito genetico, e s'inserisce in quella disciplina che a volte viene chiamata xenobiologia. Questi studi ci potranno essere utili per scoprire come produrre nuove e utili proteine, e affrontare meglio tante questioni, dalle malattie all'invecchiamento, passando dalla produzione alimentare.