Creato il primo embrione umano sintetico, una svolta con implicazioni etiche

Primo embrione umano sintetico creato senza uso di sperma né ovuli solleva complesse domande etiche e alimenta dibattiti scientifici.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

È stato creato il primo embrione umano sintetico, cioè ottenuto senza usare sperma né ovuli. Una novità che spinge a porsi complesse domande etiche, e che senza dubbio sarà il carburante perfetto per dibattiti e polemiche. Ma anche qualcosa che potrebbe cambiare il corso della ricerca scientifica.

Gli embrioni sintetici non sono pensati per svilupparsi in esseri umani, e probabilmente non possono, ma esistono per aiutare la ricerca scientifica; in particolare, potrebbero aiutare a comprendere meglio e prevenire le interruzioni di gravidanza naturali.

Il lavoro, opera del team della dottoressa Magdalena Zernicka-Goetz (University of Cambridge) e del California Institute of Technology (Caltech), sarà descritto più in dettaglio in una futura pubblicazione. Fino a quel momento i commenti del mondo scientifico saranno sicuramente limitati.

Nessuno sta proponendo di farli sviluppare, ma naturalmente per molti è il primo pensiero; e per qualcuno sarà l’unico importante, c’è da scommetterci. Per questo è importante capire che, al momento, gli embrioni sintetici somigliano a un embrione umano e sono utili per fare ricerca, ma non sono veri e propri embrioni. Non è che puoi impiantarli in un utero e sperare che si sviluppino; non ancora almeno, e i tentativi fatte con le scimmie hanno fallito.

Come ci si arriva? Come qualche lettore potrebbe aver immaginato, questo embrione non è proprio del tutto sintetico, perché viene creato usando cellule staminali prelevate da un altro embrione. "È bellissimo e creato interamente da cellule staminali embrionali", ha dichiarato la professoressa Zernicka-Goetz al quotidiano Guardian.

Nei suoi lavori precedenti, la la professoressa Zernicka-Goetz ha creato embrioni artificiali di topo, che sono arrivati a sviluppare un cervello e un cuore battente. In Cina, embrioni sintetici di scimmia sono stati impiantati, ma le gravidanze si sono interrotte naturalmente.

Un articolo della BBC ricorda che la maggior parte dei paesi del mondo usa la “regola dei 14 giorni” per l’uso di embrioni umani a scopi di ricerca: significa che è possibile usarli e farli crescere per il periodo indicato. Con gli embrioni sintetici, che non sono legalmente degli embrioni, invece sarebbe possibile continuare a studiare l’embrione più a lungo. Una possibilità che, in teoria, permetterebbe scoperte oggi impossibili.

Il dottor Ildem Akerman, dell'Università di Birmingham, ha dichiarato: "Questi risultati suggeriscono che presto svilupperemo la tecnologia per far crescere queste cellule oltre il limite dei 14 giorni, con la possibilità di ottenere maggiori informazioni sullo sviluppo umano".

Come sempre in questi casi, è doveroso ricordare che il semplice fatto di poter fare qualcosa non giustifica l’atto di farlo. Bisogna procedere con cautela, ma sappiamo molto poco delle prime fasi della vita e questi embrioni sintetici potrebbero essere l’occasione di un balzo in avanti.

Immagine di copertina: olegdudko