Il rover Curiosity in esplorazione su Marte è entrato in "safe mode" durante il fine settimana, ma ha già ripreso a comunicare in maniera stabile con il Centro di controllo a Terra. L'Agenzia spaziale ha diffuso la notizia che secondo informazioni preliminari la causa del problema sarebbe stata "una mancata e inattesa corrispondenza tra il software della fotocamera e quello di elaborazione dei dati nel computer principale". Sono in corso indagini diagnostiche sul rover per identificare meglio il problema, e le attività riprenderanno il prima possibile.
Il problema si è verificato sabato 2 luglio, ed è stata la quarta volta che Curiosity è entrato in "safe mode". Le altre tre si sono verificate nel 2013 e in tutti i casi il rover ha successivamente ripreso la sua attività senza alcuna conseguenza.
Ricordiamo che Curiosity è atterrato su Marte ad agosto 2012 e ha raggiunto il primo obiettivo della missione durante il suo primo anno, quando ha consentito di capire che più di 3 miliardi di anni fa nella regione erano presenti laghi d'acqua dolce e fiumi con condizioni ambientali adatte a sostenere la vita microbica, sempre che sia mai esistita.
La scorsa settimana la NASA ha approvato un'ulteriore proroga di due anni della missione a partire dal primo ottobre 2016. Il team di Curiosity vuole portare il robot fino ai piedi del Monte Sharp per aiutare gli scienziati a comprendere il cambiamento climatico che ha trasformato Marte da un pianeta relativamente calde e umido miliardi di anni fa al posto freddo e asciutto che è oggi.