Cyber-guerra Fredda, il mondo si sta armando

Stati Uniti, Israele, Russia, Cina e Francia hanno iniziato a potenziare arsenali cyber, intensificare lo spionaggio e testare i network

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a cura di Dario D'Elia

La cosiddetta Cyber Cold War, ovvero la cyber-guerra fredda, è iniziata. Secondo l'ultimo rapporto di McAfee (Virtually Here: The Age of Cyber Warfare), Stati Uniti, Israele, Russia, Cina e Francia hanno iniziato ad armarsi per far fronte allo scenario cyber.

Il materiale raccolto è scottante
, poiché è basato non solo sulle interviste a più di 20 esperti mondiali del settore Sicurezza Nazionale, Sicurezza Internet e Relazioni Internazionali, ma vede l'apporto anche di Paul Kurtz – il consulente ufficiale della Casa Bianca.

In pratica, è partita una corsa agli armamenti cyber, lo spionaggio elettronico sta aumentando e soprattutto si stanno testando i network per l'eventuale gestione via Internet dei futuri conflitti.

"Non crediamo di aver rilevato casi di conflitti cyber", ha spiegato Dmitri Alperovitch, vice presidente ricerhce di McAfee. "Le nazioni sono state riluttanti fino ad ora a usare operazioni come queste (cyber attacchi) perché possono danneggiare il loro stesso paese. Il mondo è piuttosto interconnesso al giorno d'oggi".

Un esempio delle prime scaramucce, secondo Alperovitch, è certamente rappresentato dagli attacchi denial-of-service dello scorso 4 luglio, che hanno fatto crashare numerosi siti statunitensi e sud-coreani. L'ipotesi dell'esperto è che si sia trattata di un'operazione di un'entità straniera volta a rilevare le capacità di comunicazione e reazione del network che collega i due paesi. "L'abilità della Corea del Nord di disabilitare le comunicazioni tra Stati Uniti e Corea del Sud darebbe un grande vantaggio strategico", ha concluso Alperovitch.

"Nei prossimi 20/30 anni, i cyber-attacchi diventeranno una componente sempre più importante in guerra", sostiene William Crowell, direttore della NSA statunitense. "La cosa che non posso prevedere è se i network saranno così pervasivi e sprotetti dal rendere le operazioni di cyber guerra indipendenti".