DJI Mavic Mini, 249 g e 30 minuti di autonomia per la flycam che si guida senza patentino

DJI Mavic Mini è la nuova flycam che, grazie al peso inferiore a 300 grammi, si può guidare ovunque senza sottostare ai nuovi ferrei regolamenti dell'ENAC. Ha un'autonomia di 30 minuti e può catturare video con risoluzione 2.7K.

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a cura di Alessandro Crea

DJI Mavic Mini è il nuovo drone pieghevole del produttore cinese, pensato per un uso quotidiano. La flycam infatti ha un prezzo relativamente contenuto e, soprattutto, grazie al peso inferiore ai 300 grammi (249 grammi per la precisione) non richiede il possesso del patentino, come previsto dai nuovi e più stringenti regolamenti dell'ENAC, l'ente di regolamentazione per l'aeronautica civile.

Il peso, che include anche la batteria, non è però l'unica caratteristica interessante del nuovo Mavic Mini. La flycam infatti è equipaggiata con una fotocamera stabilizzata tramite sospensione cardanica motorizzata a tre assi, che consente di catturare video in risoluzione 2,7K @ 30 FPS o 1080p @ 60 FPS e foto da 12 Mpixel.

Interessante anche l'autonomia, che ovviamente ha giovato della riduzione di peso, raggiungendo i 30 minuti. La batteria invece può essere ricaricata in 2 ore, ma è supportata la ricarica rapida da 18W, che riduce i tempi di circa mezz'ora. Il drone inoltre è dotato di porta microUSB, che consente quindi la ricarica senza necessità di dover estrarre la batteria.

Ovviamente, dovendo contenere sia il peso che il prezzo, DJI non ha integrato in questo Mavic Mini gli stessi sensori presenti nei modelli più pesanti, che consentono di evitare dinamicamente gli ostacoli mentre si segue un soggetto. Tuttavia il drone ha il GPS e i sensori di visione verso il basso, che gli consentono di avere un volo stazionario assai stabile e un atterraggio sicuro anche in spazi angusti.

Mavic Mini è invece provvisto di tutti i sistemi di sicurezza di DJI, come il geofencing di AeroScope, che impedisce al drone di sorvolare aree vietate come aeroporti, prigioni, impianti nucleari e altro ancora, sistema di ritorno automatico alla base quando la batteria raggiunge la soglia minima di carica o quando perde la connessione col radiocomando e possibilità di impostare limiti di quota diversi da quelli attivi all’acquisto. Abbinando poi lo smartphone è anche possibile ottenere uno streaming video ad alta definizione fino a 2 km di distanza.

Come detto DJI Mavic Mini non è in grado di seguire attivamente un soggetto, ma può comunque riconoscerlo ed eseguire alcune azioni, i cosiddetti QuickShot, tra cui Dronie, ossia salire spostandosi contemporaneamente all'indietro, Cerchio, la capacità di muoversi attorno al soggetto mantenendo altezza e distanza fisse, Spirale, in cui il drone si muove attorno al soggetto con movimenti a spirale in salita, e Ascesa, in cui il drone sale in verticale, sempre continuando a effettuare la ripresa.

Mavic Mini è già disponibile in due versioni. Il kit base, che oltre a drone e batteria comprende il controller, adattatori per collegare lo smartphone al radiocomando, via microUSB, Type-C e lightning, levette di ricambio, un set di eliche di riserva, un cacciavite, 6 viti aggiuntive e un cavo microUSB per la ricarica, al prezzo di 399 euro e un kit avanzato, chiamato Mavic Mini Fly More. Quest'ultimo, oltre a tutti gli accessori del kit base, comprende anche una custodia da viaggio, due batterie aggiuntive, una postazione di ricarica delle batterie a sua volta trasformabile anche in power bank, un secondo cavo microUSB, altre dodici viti, due set aggiuntivi di eliche sostitutive e griglie paraelica circolari, che però mantengono il peso totale sempre sotto i 300 grammi. In questo caso però il costo del kit Fly More è pari a 499 euro.